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CONTROLLI DEL FISCO: COME L'AGENZIA CONTROLLA LE DICHIARAZIONI

Controlli del Fisco: come l'Agenzia controlla le dichiarazioni

I controlli automatici, formali, e con attività ispettiva: come rimediare in caso di maggiori imposte da versare e la possibile rateizzazione

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Siamo nel pieno della campagna dei dichiarativi 2023. I contribuenti sono alle prese con la raccolta della documentazione da utilizzare per dichiarare i redditti del 2022 e procedere al pagamento del saldo e dell'acconto delle tasse 2023.

In molti si chiederanno quali tipi di controllo effettua l'Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi, vediamoli.

Leggi anche: Dichiarazione redditi persone fisiche 2023: rateazione delle imposte e date da ricordare.

Dichiarazione dei redditi 2023: come controlla il Fisco

L’attività di controllo sulle dichiarazioni dei contribuenti è effettuata dagli uffici dell’Agenzia delle entrate ed è finalizzata a verificare la correttezza dei dati in esse riportati. 

Il controllo sulle dichiarazioni è di due tipi: automatico e formale.

ControlloA quali dichiarazioni si applicaIn cosa consiste
automatico (articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973 e articolo 54-bis del Dpr n. 633/1972)
a tutte le dichiarazioni presentateprocedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell’Anagrafe tributaria
formale (articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973)
alle dichiarazioni dei redditi selezionate a livello centrale in base a criteri fondati sull’analisi del rischioriscontro dei dati indicati nella dichiarazione con i documenti che attestano la correttezza dei dati dichiarati

*Tabella dalla guida agenzia entrate Comunicazioni sui controlli delle Dichiarazioni 2023

E' bene sapere però che, prima dell’iscrizione a ruolo dei tributi derivanti: 

  • dalla liquidazione delle imposte risultanti dalle dichiarazioni,
  • dai controlli formali,

il contribuente viene informato e invitato, eventualmente, a fornire chiarimenti o a produrre documenti tramite comunicazione delle Entrate.

Se dall’attività di controllo emerge una maggiore imposta rispetto a quella indicata nella dichiarazione, il contribuente riceve una comunicazione nella quale sono riportate le maggiori somme dovute con le relative sanzioni e gli interessi, prima che si proceda all'invio della cartella di pagamento.

Attenzinone al fatto che, oltre ai controlli automatici e formali, l’Amministrazione finanziaria effettua anche controlli di merito, un’ulteriore attività finalizzata a contrastare l’evasione totale o parziale di base imponibile. 

L’Agenzia delle entrate pianifica annualmente i controlli sostanziali sulle imposte sul reddito, sull’Iva, sull’Irap, sulle altre imposte indirette. I controlli sostanziali sono realizzati mediante: 

-accessi, ispezioni o verifiche presso i contribuenti, 

-questionari,

-o con la convocazione del contribuente presso l’ufficio, per acquisire ulteriori elementi istruttori o per instaurare il contraddittorio. 

Sulla base degli elementi istruttori acquisiti, la pretesa erariale (maggiore base imponibile e maggiore imposta) è portata formalmente a conoscenza del contribuente con l’avviso di accertamento. 

Dichiarazione dei redditi 2023: le comunicazioni dell'agenzia

Le comunicazioni dell'agenzia sono emesse a seguito di: 

  • controllo automatico. Esso è effettuato sulla base di quanto previsto dagli articoli 36-bis del Dpr n. 600/1973 per le imposte sui redditi e 54-bis del Dpr n. 633/1972 per l’Iva. Le comunicazioni di irregolarità emesse a seguito di questo controllo automatico evidenziano l’eventuale presenza di incongruenze e permettono al contribuente di pagare le somme indicate beneficiando di una sanzione ridotta, oppure di precisare all’Agenzia le ragioni per cui ritiene infondati gli addebiti.
  • controllo formale. Esso è effettuato in base a quanto prevede l’articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973. Con questo controllo l’Agenzia verifica che i dati esposti in dichiarazione siano conformi alla documentazione conservata dal contribuente e ai dati rilevabili nelle dichiarazioni presentate da altri soggetti o a quelli forniti da enti esterni (per esempio, enti previdenziali e assistenziali). Il contribuente può essere invitato dall’ufficio a esibire o trasmettere la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati e a fornire chiarimenti, qualora emergano difformità tra i dati in possesso dell’Agenzia delle entrate e quanto esposto in dichiarazione. Il contribuente può essere invitato dall’ufficio a esibire o trasmettere la documentazione attestante la correttezza dei dati dichiarati e a fornire chiarimenti, qualora emergano difformità tra i dati in possesso dell’Agenzia delle entrate e quanto esposto in dichiarazione
  • liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata (Tfr, arretrati). La liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata è l’operazione con la quale l’Agenzia determina l’imposta dovuta su determinati redditi assoggettati a un regime di favore e per i quali sono state già versate delle somme a titolo d’acconto (per esempio, il trattamento di fine rapporto e le indennità equipollenti, gli arretrati di lavoro dipendente o di pensione, eccetera). Sulla base dei redditi dichiarati dal contribuente nel quadro RM del modello Redditi o nel quadro D del modello 730, o di quelli riportati dal sostituto d’imposta nel modello 770, viene calcolata definitivamente la somma dovuta o il rimborso spettante. Se emergono somme da versare, è inviata direttamente al contribuente, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, una comunicazione contenente la richiesta di pagamento (senza sanzioni e interessi). Queste comunicazioni si distinguono da quelle relative al controllo delle dichiarazioni, alle quali possono eventualmente aggiungersi.

Dichiarazione dei redditi 2023: come regolarizzare in caso di controlli

Vediamo i tipi di comunicazione che invia l'agenzia a seguito dei controlli e il termine entro il quale mettersi in regola con le relative sanzioni.

Tipo di comunicazioneTermineSanzione
Invito per errori formali (non incidenti sul pagamento del tributo)entro 30 giorni dal ricevimento dell’invitonessuna
Comunicazione relativa agli esiti del controllo automaticoentro 30 giorni dal ricevimento dell’unica o ultima comunicazione10% dell’imposta (sanzione ordinaria del 30% ridotta a 1/3)
Comunicazione dell’imposta dovuta sui redditi soggetti a tassazione separataentro 30 giorni dal ricevimento dell’unica o ultima comunicazionenessuna
Comunicazione relativa agli esiti del controllo formaleentro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione20% dell’imposta (sanzione ordinaria del 30% ridotta a 2/3

*Fonte guida agenzia entrate Comunicazioni sui controlli delle Dichiarazioni 2023

La sanzione applicabile in caso di omesso o tardivo pagamento di imposte è ordinariamente pari al 30% (art. 13 del decreto legislativo n. 471/97).

Tale sanzione è ridotta alla metà (15%) se il versamento è effettuato con un ritardo non superiore a 90 giorni. 

Se si effettua il pagamento con ritardo inferiore a 15 giorni la sanzione è ulteriormente ridotta all’1% per ciascun giorno di ritardo.

Attenzione al fatto che, le somme richieste con le comunicazioni di irregolarità, dovute a seguito dell’attività di controllo automatizzato (articolo 36-bis del Dpr n. 600/1973 e articolo 54-bis del Dpr n. 633/1972) e di controllo formale delle dichiarazioni (articolo 36-ter del Dpr n. 600/1973) possono essere rateizzate in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo. 

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