Il consiglio nazionale del Notariato ha pubblicato in data 19 maggio lo studio n 121/2022 sulle “società benefit”
Come specificato nell'introduzione dello studio dei notai, la legge 28 dicembre 2015 n. 208 all’articolo 1, commi 376 e ss., ha introdotto nel nostro ordinamento la “società benefit” che si caratterizza per la peculiarità della propria attività economica, destinata a venire incontro alle istanze sociali in generale, rilanciando il no-profit.
La “società benefit” è una società che, oltre al tradizionale scopo di lucro, intende perseguire una o più finalità di beneficio comune, assumendo i tratti di un modello destinato ad attività a sfondo sociale, incrementando le ricadute sociali positive sulle persone e sull’ambiente.
La società benfiti integra una fattispecie intermedia tra il modello societario for profit e il modello not for profit.
Lo studio è articolato come segue:
- 1. L’intervento concreto del Legislatore nel campo no-profit.
- 2. Un nuovo modello societario.
- 3. Le peculiarità dei patti sociali della “Società Benefit”:
- A) La denominazione;
- B) La bipartizione dell’oggetto sociale: lo scopo di lucro ed il beneficio comune;
- C) La ulteriore modalità di controllo: lo standard di valutazione.
- 4. Le novità circa gli obblighi degli amministratori.
- a) La istituzione del responsabile di funzioni;
- b) La predisposizione della c.d. relazione annuale.
- 5. La ampliata responsabilità degli amministratori: in particolare la posizione degli Stakeholders.
Lo studio di cui si tratta sottolinea che la società benefit si caratterizza per la peculiarità della propria attività economica, la quale da un lato è finalizzata al tradizionale scopo di dividere gli utili, e dall’altro si prefigge una o più finalità di beneficio comune, proponendosi di operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente, nei confronti di una serie di soggetti i cui interessi sono considerati meritevoli dall’ordinamento giuridico quali:
- persone,
- comunità,
- territori,
- ambiente,
- beni ed attività culturali e sociali,
- enti ed associazioni ed altri portatori di interesse.
I Notai sottolieano che affinché la fattispecie proposta dalla legge possa concretamente trovare attuazione, occorre non solo che la società ponga in essere un’attività con precise ricadute sociali, ma anche che abbia tutti i requisiti tecnico-giuridici richiesti dalla nuova normativa, per cui il Notaio ha notevoli compiti operativi sia al momento della nascita di tale società che nel corso della sua vita
Con il nuovo modello si verifica un ampliamento del concetto stesso di autonomia negoziale, spezzando la rigida presunzione che si ricava dall’art. 2247 c.c., secondo cui la società si prefigge quale unico obiettivo della propria attività la massimizzazione del profitto, ed aprendo viceversa la strada ad una più ampia accezione di interesse sociale.