Per quanto riguarda i modelli ISA (acronimo di Indici Sintetici di Affidabilità fiscale) del 2023, per l’anno d’imposta 2022, la notizia è che le cause di esclusione previste dai modelli ministeriali abbandonano le fattispecie pandemiche e tornano ad essere quelle a regime.
Per un approfondimento è possibile leggere l’articolo Le cause di esclusione ISA 2023 per l’anno d’imposta 2022.
I modelli ministeriali degli ISA sono approvati con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze entro il mese di marzo del periodo d’imposta successivo a quello per il quale sono stati elaborati, ma entro il successivo mese di aprile possono essere integrati con correttivi congiunturali.
Di questo si occupa la congiunturali Commissione di esperti, ex articolo 9-bis comma 8 del DL 50/2017, nominata dal MEF per valutare gli effetti della contingenza sull’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, e che si è riunita nei primi giorni del mese.
L’anno scorso, su iniziativa della Commissione, in sede di revisione erano state aggiunte delle ulteriori cause di esclusione legate all’emergenza pandemica; quest’anno invece, al perdurare dell’incertezza legata alla diffusione del Covid-19 e alle tensioni geopolitiche, in una situazione aggravata dalle spinte inflazionistiche e dall’innalzamento dei tassi di interesse, la Commissione ha dato il via libera alla modifica dei correttivi congiunturali quali gli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia e all’introduzione di nuove cause di esclusione congiunturali.
Sembra che una ulteriore causa di esclusione (dalla redazione e dalla trasmissione del modello ISA) sarà prevista per i contribuenti che hanno aperto la partita IVA a partire dal giorno 1 gennaio 2021 in poi: a regime il primo anno di attività è escluso dall’applicazione dei modelli e, con questo intervento, viene escluso il primo biennio di attività, arco temporale colpito dalle mutate condizioni macroeconomiche.
Fino all’anno scorso la causa di esclusione congiunturale legata all’inizio dell’attività, escludeva dall’applicazione degli ISA i contribuenti che avevano aperto la partita IVA dal giorno 1 gennaio 2019, in coincidenza con l’emergenza pandemica; data adesso modificata per interessare un arco temporale riconducibile alla crisi geopolitica e inflattiva.
Per conoscere con precisione eventuali altre cause di esclusione in deroga, oltre che i relativi codici di esclusione, bisognerà attendere la nuova pubblicazione dei modelli ISA 2023 aggiornati, con i quali la questione decisa dalla Commissione, sarà definita più in dettaglio.