Con il fine di:
- supportare le attività imprenditoriali sostenibili, da un punto di vista sociale, economico e ambientale,
- favorire l’avvio di iniziative micro-imprenditoriali,
- e l’utilizzo degli strumenti propri del microcredito e della microfinanza,
il Consiglio nazionale dei commercialisti e l’Ente Nazionale per il microcredito, il 4 aprile firmano per mano dei presidenti, un protocollo d’intesa triennale.
Da qui, l’esigenza di investire nella formazione per i commercialisti che intenderanno svolgere attività di tutoraggio per l’accesso al microcredito. Tale formazione sarà svolta congiuntamente dal Consiglio nazionale e dall’Ente per il Microcredito con il fine di creare una short list di professionisti idonei a tale ruolo.
CNDCEC e Ente Nazionale Microcredito: contenuti del protocollo
I temi affrontati saranno in generale i seguenti:
- promozione delle opportunità di sostegno economico e di tutoring a microimprese e professionisti rientranti nei parametri individuati dall’art. 111 del Testo Unico Bancario (TUB);
- promozione delle attività di finanziamento alle microimprese agricole attraverso lo strumento del microcredito rurale assistito dalla garanzia ISMEA e dalla garanzia MCC;
- l’attivazione di Sportelli territoriali per il microcredito;
- attività congiunta di progettazione;
- promozione del microcredito sociale a sostegno di persone fisiche e famiglie in condizione di particolare vulnerabilità;
- attività di studio, ricerca e ingegnerizzazione di nuove soluzioni;
- educazione finanziaria, sviluppo della cultura imprenditoriale, divulgazione dei principi solidali e dell’etica del profitto.
In merito alla promozione delle opportunità di sostegno economico e di tutoring a microimprese e professionisti rientranti nei parametri individuati dal TUB, il CNDCEC promuoverà tra i propri iscritti le opportunità di finanziamento tramite lo strumento del microcredito e del microcredito rurale, attivando apposite iniziative di divulgazione degli strumenti in questione da sviluppare presso gli ordini territoriali.
Tra le attività per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato dai due Enti rientra anche la realizzazione di attività congiunte di progettazione a valere su fondi strutturali e d’investimento europei, su risorse dirette della Commissione europea, su programmi internazionali o su risorse private ed opereranno al fine di poter creare specifici programmi di microcredito sociale a sostegno di persone fisiche e famiglie in condizione di particolare vulnerabilità. Tale linea di azione potrà essere finanziata per mezzo di risorse reperite da soggetti pubblici e/o privati.
Il presidente Elbano de Nuccio sostiene l'importanza dal punto di vista sociale ed economico di questo protocollo in quanto punta a rafforzare ulteriormente l'impegno dei commercialisti verso i soggetti più deboli e vulnerabili. Ribadisce così il ruolo della professione destinata ad essere sempre più rilevante non solo per la funzione sociale che svolge ma anche per la crescita di opportunità di lavoro che ne deriveranno per i commercialisti stessi.
Mario Baccini fa da eco alle dichiarazioni di de Nuccio confermando come il microcredito sia uno strumento fondamentale per sostenere il tessuto socioeconomico del sistema Paese in un quadro di sviluppo e sostenibilità che non può prescindere da quel mondo professionale che vede primi tra tutti i commercialisti come pilastro di impresa.