Con la circolare INPS n 11 /2024 precisa le istruzioni operative per i datori di lavoro per l'applicazione e la fruizione in Uniemens dell'esonero parziale sulla conrtibuzione IVS per i rapporti di lavoro dipendente con retribuzioni imponibili inferiori alle soglie di
- 2.692 euro mensili : taglio del 6% e
- 1923 euro mensili : taglio del 7%.
L'istituto riconferma in sostanza le istruzioni già fornite per l'applicazione 2023 (v. paragrafo successivo per i dettagli) ovvero
- il taglio non si applica sulla tredicesima mensilità,(quindi gli importi retributivi vanno considerati al netto del rateo di tredicesima.
- l'esonero contributivo non ha effetti sul calcolo dell'assegno pensionistico
- si applica solamente alle contribuzioni a carico del lavoratore in riferimento a i rapporti attivi nel 2024 . Quindi non puo riguardare competenze come ferie e permessi maturati in precedenza per rapporti di lavoro cessati;
- Il taglio del cuneo non essendo un beneficio per il datore di lavoro, non richiede il requisito del Durc
- è cumulabile con altri esoneri contributivi vigenti
Da segnalare la precisazione sul fatto che l'esonero è alternativo a quello previsto dalla stessa legge di bilancio 2024 per le lavoratrici con figli (articolo 1, commi 180-182), L.13/2023.
Il conguaglio può avvenire sia con i flussi di gennaio che di febbraio 2024 con gli stessi codici Uniemens :
- L094 per il taglio del 6%
- L098. per il taglio del 7%.
Esonero contributi IVS 2024 in agricoltura: chiarimenti
A seguito di alcune richieste pervenute sulla esposizione dell'esonero nel flusso Uniemens-PosAgri INPS sottolinea nel messaggio 1597 del 23 aprile 2024 che lo sgravio :
non produce effetti sulla tredicesima mensilità, sulla quattordicesima mensilità e sui relativi ratei corrisposti che, pertanto, non devono essere considerati ai fini della determinazione dell'importo che dà diritto all'applicazione
Per i datori di lavoro agricoli che applichino contratti collettivi di lavoro che prevedano la quattordicesima mensilità), nel mese di erogazione di tali mensilità aggiuntive, o nei mesi di erogazione dei singoli ratei aggiuntivi, l'esonero viene calcolato esclusivamente sulla retribuzione imponibile relativa alla singola mensilità non comprensiva delle mensilità aggiuntive.
L'esposizione dei dati nel flusso Uniemens-PosAgri deve essere, conseguentemente, effettuata con le seguenti modalità.
Nel campo <Retribuzione> deve essere indicata la retribuzione complessiva erogata al lavoratore, mentre nel rigo relativo al <Tipo Retribuzione Particolare>, valorizzando il campo con i codici 8 o 9, deve essere inserito esclusivamente l'importo erogato a titolo di mensilità aggiuntiva (sia esso relativo alla tredicesima mensilità, alla quattordicesima mensilità o alla somma di entrambe le mensilità aggiuntive) in modo che il sistema di tariffazione possa individuare correttamente l'importo sul quale applicare l'esonero contributivo in trattazione.
Per eventuali correzioni dei flussi di denuncia Uniemens-PosAgri relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, un nuovo invio di flussi corretti va effettuato entro il 31 maggio 2024.
Misura e applicazione esonero contributivo 2023
INPS aveva fornito nella circolare 7 2023 le istruzioni per l'applicazione dell'esonero contributivo a favore dei lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati introdotto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio 2022).
Con messaggio 2974 del 10 agosto 2023 Inps ha chiarito anche alcuni aspetti relativi al cumulo dell'esonero con altre agevolazioni, in particolare il contributo per le assunzioni di NEET (vedi paragrafo successivo ).
Si ricorda che lo sgravio è riconosciuto (con le stesse modalità previste per quello già previsto dalla legge di bilancio 2022 ) per tutti i mesi del 2023
- - nella misura di 2 punti percentuali, se la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per il mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
- - nella misura di 3 punti percentuali, se la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.
E' applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, incluso l'apprendistato mentre restano esclusi i rapporti di lavoro domestico.
La misura non è sottoposta al regime De minimis sugli Aiuti di Stato.
La circolare precisa che lo sgravio va riferito alla retribuzione imponibile nel suo complesso. Ne deriva che nelle ipotesi in cui sia stato superato il massimale annuo della base contributiva e pensionabile ai fini della valutazione del tetto mensile deve essere considerata sia la quota di retribuzione imponibile ai fini IVS sia la quota di retribuzione non imponibile ai fini IVS per il superamento del massimale.
I massimali mensili di riferimento, pari a 2.692 euro (per la riduzione del 2%) e a 1.923 euro (per la riduzione del 3%), vanno maggiorati, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima
Questo comporta che la verifica del rispetto della soglia reddituale deve essere effettuata nel singolo mese di paga, quindi la riduzione della quota dei contributi previdenziali IVS potrà avere entità diverse nei diversi mesi , in ragione della retribuzione effettivamente percepita.
L'istituto precisa anche le modalità di calcolo nei casi di applicazione di altri sgravi contributivi.
DURATA
La norma prevede che la riduzione contributiva si applichi sui periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, quindi
- - nelle ipotesi in cui il lavoratore abbia cessato il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022 e, nel corso dell’anno 2023, siano state erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), su tali ultime competenze l’esonero in trattazione non può trovare applicazione;
- nelle ipotesi in cui il lavoratore dovesse cessare il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023 e, nel corso dell’anno 2024, dovessero essergli erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), l’esonero, nell’anno 2024, su tali ultime competenze, non potrà trovare applicazione.
- in caso di continuità del rapporto di lavoro, si chiarisce che l’esonero non potrà trovare applicazione in riferimento agli emolumenti erogati nel corso dell’anno 2024, pur se riferiti all’annualità pregressa (quali, ad esempio, i compensi erogati per attività straordinarie).
Cumulo riduzioni contributive per NEET, apprendisti, lavoratrici madri 2023
Con il messaggio 2974 del 10 agosto 2023 INPS ha precisato che il taglio del cuneo contributivo non ha effetti di riduzione del beneficio per l'assunzione di giovani (under 30) introdotta dal decreto lavoro 48 2023
Il dubbio era stato sollevato dagli esperti del Sole 24 Ore
L'istituto specifica anche che l'esonero del 6/7% risulta cumulabile anche:
- con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice madre che sia rientrata in servizio entro il 31 dicembre 2022, previsto dalla legge di Bilancio 2022 ma applicando in via prioritaria la riduzione del 50% della quota complessiva a carico della lavoratrice madre (codice causale “ELAM”). Non si potrà fruire quindi di un ammontare di esonero che ecceda la quota di contributi IVS di spettanza della lavoratrice.
- Stesso criterio per i rapporti di apprendistato e nelle ipotesi di prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato di cui all’articolo 47, comma 7, del D.lgs 15 giugno 2015, n. 81.