Con un comunicato stampa del 29 novembre Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze informa che ha messo a disposizione 33,68 milioni di euro da erogare attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura
Il Fondo, istituito presso il Dipartimento del Tesoro dalla legge 108 del 1996, concede, attraverso Confidi, Associazioni e Fondazioni, garanzie statali per facilitare l’accesso al credito a imprese e cittadini a rischio usura.
Il ministro Giorgetti ha dichiarato: “Con nuove risorse viene rinforzato uno strumento che sostiene concretamente le reali esigenze di famiglie e imprenditori in difficoltà economica, anche a causa dell’aumento dell’inflazione e dei costi delle materie prime”
Tramite il Fondo per la prevenzione dell'usura, cittadini e imprese potranno infatti contare su garanzie statali per ottenere dal mondo creditizio quella liquidità necessaria a fronteggiare spese crescenti ed evitare così di cadere nella trappola dell’usura e dell’illegalità.
Fondo antiusura: come si ottengono i fondi
Le risorse andranno a famiglie e imprese per il tramite di 91 “Enti gestori”:
- 59 Confidi (consorzi di PMI), che riceveranno circa 23,6 milioni di euro,
- e 32 Associazioni e Fondazioni impegnate nella lotta all’usura, che ne riceveranno circa 10,1.
I Fondi sono stati assegnati da una apposita Commissione interministeriale presieduta dal MEF, a seguito di una valutazione condotta sulla base di una combinazione di indicatori che tengono conto:
- dell’indice del rischio usura presente nell’ambito territoriale dove opera l’ente assegnatario,
- dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse dimostrata nel passato
- della effettiva capacità di garantire l’accesso al credito.
Clicca qui per consultare l’elenco e i contatti con le Associazioni, le Fondazioni e i Confidi cui rivolgersi su base regionale per l’accesso alle garanzie del Fondo.
Quando un tasso è considerato usuraio
Come specificato dallo stesso MEF, sulla base delle rilevazioni di Banca d'Italia, il Dipartimento pubblica annualmente sulla gazzetta ufficiale la classificazione delle operazioni di finanziamento per categorie omogenee, e con frequenza trimestrale i cosiddetti “tassi soglia”. Questi ultimi rappresentano il limite oltre il quale gli interessi sono usurari (art. 644, comma 3 del codice penale, Legge n. 108/1996, art. 2).
Il “decreto classificazioni” e il “decreto tassi” vengono affissi in tutte le banche e sono disponibili anche sul sito istituzionale del Dipartimento del Tesoro al link: decreti operazioni creditizie e tassi usurari.