La bozza di disegno di legge di bilancio per il 2023 è stata inviata al Parlamento per la discussione e approvazione. Il testo ha già subito numerosi ritocchi rispetto a quanto anticipato in conferenza stampa dal Governo .
Sul tema delle pensioni, piu che mai dibattuto (perché bandiera elettorale di alcune forze politiche, che ha però altissimi costi per il bilancio dello Stato) sono previste molte novità :
- Quota 103 ,
- incentivo in busta paga( Bonus Maroni )per chi resta al lavoro,
- stretta su Opzione donna
- nuovi scaglioni di rivalutazione delle pensioni con assegni piu alti per le minime.
Il ministro dell'Economia Giorgetti ha imposto infatti dei tagli ad alcune misure in quanto il capitolo pensioni costerà comunque molto di piu l'anno prossimo, per la rivalutazione legata all'inflazione.
AGGIORNAMENTO 18 DICEMBRE
In commissione bilancio alla Camera ieri è stato trovato l'accordo tra le forze di maggioranza sull'aumento delle pensioni minime degli over 75 fino a circa 600 euro. per le quale il testo originario prevedeva 570 euro per effetto della rivalutazione del 120% prevista dal testo iniziale.
Ancora incertezza invece sulla nuova proroga di Opzione Donna senza la variabile figli che ha sucitato tante proteste (vedi sotto)
Pensione Quota 103 e bonus Maroni
Il disegno di legge finanziaria 2023 prevede la possibilità di uscite anticipate per dipendenti e autonomi iscritti alle gestioni INPS e alle forme sostitutive ed esclusive dell'AGO, sia nel settore pubblico che privato,
- con 62 anni d’età e
- 41 di contribuzione.
Sono previste però alcune condizioni:
- l'assegno pensionistico potra avere un importo al massimo pari a 5 volte il trattamento minimo di pensione, che corrisponde per il 2023 a circa 36mila euro annui, 2600 euro mensili lordi
- divieto di cumulo con i redditi da lavoro autonomo occasionale oltre 5mila euro lordi annui
- finestra di uscita 3 mesi per il settore privato e autonomi e 6 mesi per il settore pubblico.
Si segnala anche per i lavoratori che raggiungono il requisito di Quota 103 la reintroduzione del cd Bonus Maroni attivo dal 2004 al 2007
Si tratta dello sconto contributivo del 9,19% (la quota di contributi a carico del lavoratore) il cui importo non viene trattenuto ma lasciato in busta paga a coloro che pur raggiungendo i requisiti , decidono di restare al lavoro.
L'obiettivo di legislatura, hanno precisato la presidente Meloni e il sottosegretario al Lavoro Durigon resta quello di Quota 41 secca senza limiti di età . Questa nuova Quota 103 è considerato infatti "un intervento ponte in vista della riforma complessiva della previdenza con cui saranno messi a sistema con nuove soluzioni tutti gli strumenti di flessibilità».
Opzione donna stretta sui requisiti, proroga APE sociale
Il regime di anticipo riservato alle donne, con sistema di calcolo contributivo detto Opzione donna viene prorogato ancora per il 2023 ma viene anche ridotta la platea con importanti modifica della soglia di accesso, (nella prima bozza legata al numero dei figli):
- ora fissata a 60 anni
- con possibile anticipo di 1 anno per ogni figlio, entro un massimo di due.
Su questo aspetto sono stati pero avanzati dubbi di legittimità costituzionale per cui come detto la discussione è ancora aperta .
L'ultima proposta è di portare l'età di uscita a 59 anni per tutte le lavoratrici, sia dipendenti che autonome e lasciando l’uscita a 58 anni solo per quelle in possesso dei requisiti dell’Ape sociale
- disoccupate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il ministero
- con disabilità pari o oltre il 74% o
- che assistono persone disabili
Si conferma anche la "proroga dell' Ape sociale " nella forma modificata l'anno scorso che ha ampliato la platea dei lavoratori con mansioni usuranti disoccupati caregiver disabili).
Aumento pensioni minime e taglio ex INPDAP
Per le pensioni minime si prevedono aumenti attraverso la rivalutazione del 120% nel 2023 ( compresa quella prevista per l'inflazione), portando l'importo a 570 euro, e 580 euro nel 2024
Inoltre viene limitata la rivalutazione degli assegni piu alti con la modifica degli scaglioni, che passano da 3 a 6 (per gli assegni oltre dieci volte il minimo la percentuale di rivalutazione si ferma al 35%).
Si sta valutando anche, per ottenere i rispami necessari ad evitare i tagli su Opzione donna all'allineamento della calcolo delle pensioni dei lavoratori delle ex gestioni Inpdap (dipendenti pubblici) ed Cpug (ufficiali giudiziari) a quello dei lavoratori privati.