La legge di bilancio 2022 aveva stanziato i fondi per una forma di anticipo pensionistico destinato ai dipendenti nelle PMI in situazione di crisi, che ancora non è stato attuato.
La misura prevista dall'art. 1 commi 89,90 della legge 234 2021 era destinata favorire l’uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori di almeno 62 anni.
Si attendeva un decreto interministeriale da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, quindi entro il 1 marzo 2022 che doveva definire i criteri, le modalità e le procedure per la misura ma ad oggi non è stato predisposto.
Mentre si rincorrono in queste ore le indiscrezioni sulle intenzioni del Governo in materia di pensioni , per la necessità di alleggerire il ritorno alla legge Fornero allo scadere di Quota 102, ma spendendo il meno possibile, probabilmente la misura, voluta dalla Lega, arriverà all'attuazione con il nuovo Governo, senza attendere la manovra di bilancio.
I fondi infatti sono già scritti nello stato di previsione 2022-2024, del Ministero dello sviluppo economico del Governo Draghi, di cui era responsabile l'attuale ministro dell'Economia Giorgetti. Nello specifico ammontano a :
- 150 milioni di euro per il 2022
- 200 milioni per il 2023
- 200 milioni per il 2024.
Vediamo qualche ulteriore dettaglio su requisiti e beneficiari.
Pensionamento anticipato PMI in crisi: come funziona
Una bozza di decreto diffusa dalla stampa specializzata prevede come beneficiarie
- le imprese da 15 a 250 dipendenti,
- con fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure
- con bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro,
- in condizione di crisi: cioè con diminuzione media del fatturato, nei 12 mesi antecedenti la richiesta, di almeno il 30% rispetto alla media 2019.
Potrebbero avere accesso, in forma volontaria i dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, che
- entro la data del 31 dicembre 2024 abbiano compito almeno 62 anni e
- abbiano i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata
La misura prevede un’indennità mensile, comprensiva dell’indennità Naspi, pari al 90% del trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Per chi puo accedere alla pensione anticipata, sono previsti anche i contributi figurativi INPS
I datori di lavoro dovranno prima di tutto mettere a punto un accordo con le associazioni sindacali e raccogliere le richieste dei lavoratori da inviare all'INPS.
L’Inps, per ciascuno dei lavoratori interessati, procederà quindi alla emissione di una certificazione del diritto in cui è indicata la prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o anticipata e l’ammontare dell’indennità che sarà percepita dal lavoratore. La certificazione è anche sottoposta alla verifica della disponibilità finanziarie del Fondo
La certificazione viene inviata ai datori di lavoro che li girano gli interessati, chiamati ad accettare per iscritto la cessazione del rapporto e il prepensionamento.