L'emergenza sicurezza sul lavoro non si ferma purtroppo, con continui casi di infortuni mortali che si aggiungono alla lunga lista di incidenti meno gravi. Sempre alto anche il livello di irregolarità amministrative riscontrate. Si ricorda infatti che, come evidenziato dai dati Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e agosto sono state 484.561 (+38,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), 677 delle quali con esito mortale (-12,3%). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 39.367 (+7,9%)
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha reso noti ieri in un comunicato sul proprio sito noti i risultati dell'attività di vigilanza e verifica messa in campo dal 1 gennaio al 30 settembre 2022 su input della Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro.L'attività ispettiva registra un deciso incremento e anche le regolarizzazioni ma la percentuale di problematiche riscontrate rende evidente la necessità di una vigilanza ancora maggiore.
In particolare sono state:
- 12.522 le ispezioni effettuate in materia di salute e sicurezza (nell'intero arco del 2021 erano state 13.924), che hanno riguardato tutti i settori produttivi, con un focus particolare su quelli a maggiore rischio infortunistico, tra i quali l'edilizia.
- la percentuale di irregolarità riscontrata, si attesta purtroppo alla percentuale di oltre l'83%.
- 6.196 i provvedimenti di sospensione dell'attività di impresa complessivamente adottati: 4.085 per impiego di personale in nero e 2.111 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza.
A seguito dell'adozione delle sospensioni, l'83% delle imprese ha provveduto alla regolarizzazione e, conseguentemente, i provvedimenti adottati dagli ispettori sono stati revocati.
In merito il direttore dell'ispettorato nazionale ha dichiarato che "E' utile sottolineare il dato delle sospensioni sotto un duplice profilo:
- quello dell'incremento dei provvedimenti adottati a seguito dei verbali ispettivi (basti pensare che nell'arco del 2021 erano stati circa la metà: 3.971 provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale, mentre nei soli primi 9 mesi di quest'anno le sospensioni sono state 6.196) e
- quello della regolarizzazione conseguente ai provvedimenti. Una percentuale così elevata di revoche, pari all'83%, testimonia un forte impatto in materia di recupero della legalità come lavoro regolare e sicuro".
Il direttore Giordano ha messo l'accento anche su un altro dato comparativo: "Al 21 ottobre 2021, data di entrata in vigore del Decreto Legge 146, convertito nella Legge 215, nello stesso periodo preso in considerazione dall'ultimo report (1 gennaio-30 settembre) erano solo 9 le sospensioni determinate da motivi di sicurezza, a fronte delle 2111 registrate nel 2022. Ciò dimostra che l'incremento dell'attività dell'Ispettorato del Lavoro porta a risultati immediati e positivi per i lavoratori e per le stesse imprese, che possono mettersi a norma senza interruzione dell'attività. La legalità del lavoro deve essere sentita come bene comune".