Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini ha firmato il Decreto del 29 agosto 2022 che ripartisce ulteriori risorse, pari a circa 27 milioni di euro, per
- la realizzazione di infrastrutture idriche di particolare rilevanza
- e per dare nuovo impulso allo sviluppo infrastrutturale delle Zone Economiche Speciali (Zes) (Ti consigliamo l'e-book Agevolazioni per le imprese in zone economiche speciali)
Come specificato sul comunicato stampa datato 29 agosto, le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese.
Il decreto del Ministro segue l’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata il 3 agosto 2022 e attua quanto previsto nell’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità del Documento di Economia e Finanza (Def) 2022, che destina tali risorse “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di PFTE) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”, nonché per dare nuovo impulso allo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (ZES).
Interventi per emergenza idrica e bacini idrografici: 19 ML disponibili
Il provvedimento del Ministro prevede la destinazione di circa 19 milioni di euro alla progettazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza idrica e a rafforzare il sistema dei bacini idrografici al fine di ridurre le perdite e contrastare la siccità, mettendo in sicurezza il patrimonio infrastrutturale e potenziando la capacità degli invasi.
Gli interventi riguardano i sette distretti idrografici e le relative Autorità di bacino distrettuale (Alpi Orientali, Padano, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia).
Zone ZES: 8 milioni di risorse disponibili per potenziamento industriale
Otto milioni di euro sono destinati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree ZES: Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna.
I beneficiari e i progetti
Gli enti beneficiari, che possono utilizzare le risorse anche avvalendosi di convenzioni con altri enti o con delega di funzioni, inviano al Mims (Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali - Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali) l’elenco dei piani/progetti/project review per i quali intendono utilizzare le risorse assegnate corredati dal Codice Unico di Progetto (CUP) entro 60 giorni dalla data di apertura dei termini di presentazione delle proposte indicata dal decreto direttoriale che sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero.
Elenco beneficiari:
- le 7 Autorità di bacino distrettuale di cui al decreto legislativo n. 152/2006 modificato dalla legge n. 221/2015: Alpi Orientali, Padano, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia.
- le 8 Aree ZES costituite con l’adozione del Regolamento recante l’istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) per tramite del DPCM 25 gennaio 2018: ZES Abruzzo, ZES Calabria, ZES Campania, ZES Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise, ZES Sicilia Orientale, ZES Sicilia Occidentale, ZES Sardegna.
Ripartizione delle risorse coma da tabella allegata al decreto