Nella conversione in legge del decreto Aiuti ha trovato posto una norma che mette al sicuro il piu importante strumento di welfare aziendale come il buono pasto (lo strumento sostitutivo del servizio mensa) , utilizzato oggi da oltre 3 milioni di lavoratori ogni giorno.
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E' stato fissato il tetto del 5% alle commissioni sui buoni pasto applicabili al valore nominale del buono.
L'articolo in questione è il 26 bis e, piu precisamente stabilisce che gli affidamenti avvengano esclusivamente con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata però sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Si prevede, inoltre, che per il 2022 lo sconto incondizionato verso gli esercenti debba essere non superiore al 5% del valore nominale del buono pasto. Tale sconto incondizionato, specifica ulteriormente l'articolo in esame, remunera ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto agli esercenti.
Le disposizioni si applicano alle procedure di gara :
• per le quali i bandi o gli avvisi siano pubblicati dopo il 16.07.2022 );
• o (in assenza di bandi o avvisii), per le quali non siano stati ancora inviati gli inviti a presentare le offerte al 16.07.2022
L'articolo prevede anche a breve " una riforma complessiva che dovrà prevedere, tra l'altro, un termine massimo per i pagamenti agli esercizi convenzionati, al fine garantire una maggiore funzionalità del sistema dei servizi sostitutivi di mensa".
Il limite interessa le convenzioni per i dipendenti pubblici ma è probabile che il settore privato si adeguerà
Si ricorderà che un mese fa grande distribuzione ed esercizi commerciali sono stati costretti ad una giornata di mobilitazione in cui non hanno accettato i ticket proprio per protesta contro le eccessive commissioni collegate agli sconti garantiti per effetto del meccnismo del massimo ribasso alle pubbliche amministrazioni . Sconti che di fatto arrivano ad azzerare il valore del buono effettivamente garantito ai commercianti che erogano il servizio.
Sono state avanzate altre richieste in occasione dello sciopero delle associazioni coinvolte. In particolare nelle parole di Lino Stoppani, presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) era richiesto appunto un "ripensamento complessivo del settore . In particolare sotto accusa è tutto il meccanismo delle gare d'appalto "
Matteo Orlandini, presidente di Anseb, aveva elencato i seguenti punti :
- limite massimo di punteggio associato allo sconto;
- meccanismo di premio alla qualità delle offerte e non solo il risparmio per il bilancio dello Stato;
- commissione nazionale con tutti i soggetti coinvolti nel mercato del buono pasto
- rafforzamento della digitalizzazione dei buoni pasto anche nelle gare pubbliche».
Il presidente della FIPE ha annunciato il progetto di elaborare già entro l’estate una serie di proposte specifiche in merito.