Aumenti in busta paga: l'argomento sembra essere sulla bocca di tutti in questi ultimi giorni. Va premesso che si parla di aumenti ipotetici e futuri, legati ai rinnovi dei ccnl da rempo scaduti e attesi da molti lavoratori (come i CCNL commercio, grande distribuzione vigilanza privata... Studi professionali ecc)
Il tema è recentemente venuto alla ribalta con una ardita proposta del Ministro Orlando: vista la necessita di erogare nuovi aiuti alle imrpese per la grave crisi provocato dalla guerra in Ucraina il responsabile del dicastero del Lavoro ha avanzato l'ipotesti di subordinare l'erogazione di nuove risorse al rinnovo dei CCNLscaduti e in particolare ai relativi aumenti
In sostanza il ministro propone che le aziende ricevano gli aiuti solo se impegnate a "condividere " le risorse fornite dallo Stato con i lavoratori. Ne ha parlato al congresso di Articolo uno, affermando che "Senza aumento dei salari dei lavoratori si sarà una crisi sociale e se non c'è ripresa della capacità di acquisto ci sarà una drammatica caduta della domanda" che coinvolgerà il fatturato delle imprese .
Le imprese, attraverso le associazioni territoriali di Confindustria, hanno risposto con grande forza che la proposta è irricevibil e in particolare in questo scenario di crisi con innalzamento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, e di fronte al taglio obbligato negli scambi internazionali dettato dalle sanzioni. Confidustria valuta in un 30% il numero di aziende a rischio chiusura per gli aumenti dei costi.
Gl imprenditori affermano di condividere la preoccupazione per l'inflazine che taglia il potere di acquisto dei salari ma ritengono che la via per l'aumento delle retribuzione sta nel taglio al cuneo fiscale , piu volte annunciato ma realizzato solo in forma minimale dalle ultime leggi di bilancio. Vedi per approfondire Riduzione cuneo fiscale a chi spetta e quanto e anche Busta paga 2022 le novità su taglio irpef e detrazioni
Un reale applicazione normativa della proposta sembra dunque abbastanza improbabile vista la levata di scudi che parla addiritutta di " ricatto" del Governo, ma non è impossibile invece, vista la situazione, un intervento diverso con le stesse finalità , ad esempio sul collegamento tra retribuzione e miglioramento della produttività .
Da segnalare ad esempio un emendamento già in discussione in questi giorni nelle commissioni bilancio e lavoro del Senato che potrebbe entrare nella conversione in legge del decreto 21 2022, previsto per il 21 maggio prossimo; si propone di ridurre la tassazione al 10% ( come per i premi produttività) su tutti i possibili aumenti retributivi dettati dai prossimi rinnovi contrattuali che verranno realizzati entro 2024 .
Leggi tutte le novità in arrivo in Indennizzo commercianti si cambia?
Si ricorda inoltre che con lo stesso fine di salvaguardare i salari il Governo ha istituito per il 2022 uno sconto sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori.
Leggi i dettagli in Sconto contributi in busta paga: ecco le regole