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RIFORMA TIROCINI: SOLO PER INCLUSIONE SOCIALE - DUBBI DEL CNDCEC

3 minuti, Redazione , 07/04/2022

Riforma tirocini: solo per inclusione sociale - dubbi del CNDCEC

No alla limitazione a categorie disagiate: sulla riforma dei tirocini extracurricolari i commercialisti raccomandano di distinguere tra politiche attive e vera formazione.

Ascolta la versione audio dell'articolo

La legge di bilancio 2022 ha previsto una serie di novità per i tirocini extracurricolari, cioe non legati ai percorsi istituzionali dell'università e dell'accesso alle professioni ordinistiche. Puoi leggere per approfondire Stretta sui tirocini  e sgravi all'apprendistato: novità in legge di bilancio .

La riforma deve essere completata con le linee guida approvate dalla Conferenza Stato regioni entro giugno 2022 

In una informativa periodica dei Commercialisti per il lavoro vengono formulate alcune perplessità sull'impianto molto restrittivo che emerge dalla norma di legge e  vengono avanzate proposte per il documento in preparazione.

La premessa necessaria  è che "la disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto livelli allarmanti. I dati rilevabili dalle statistiche Eurostat evidenziano che i cosiddetti “NEET”, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione, sono peggiorati passando dal 22,1% del 2019 al 23,3% nel 2020."

La nota ricorda che lo scorso 15 marzo 2022, i rappresentanti della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti sono stati auditi dalla XI Commissione Lavoro del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui canali di ingresso nel mondo del lavoro e sulla formazione professionale dei giovani: stage, tirocinio e apprendistato.  focalizzandosi sui profili problematici dei rapporti di tirocinio

Secondo la Fondazione, recentemente  la collocazione dei tirocini formativi e di orientamento  si è spostata da strumento   di formazione per l'inserimento lavorativo basato  su un progetto individuale,   a  strumento puro  di politica attiva del lavoro  utilizzato più per valutare le qualità personali e le competenze già possedute  tirocinante che per la sua effettiva formazione.  

Anche a seguito della riforma del 2017 il tirocinio sarebbe divenuto divenuto  "surrogato di un contratto di inserimento al lavoro giovanile," e "espediente nominalistico utile a mascherare rapporti di lavoro subordinato".

Secondo i commercialisti è necessario, dunque, implementare meccanismi idonei a verificare che i processi formativi e di orientamento siano strumentali all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro   attraverso la responsabilizzazione degli enti autorizzati, in particolare in materia di certificazione delle competenze.

Viene criticato  in particolare  che la  legge di bilancio,  nell'articolo in cui affida la riforma del tirocinio alle Regioni,  chiede che i rapporti di tirocinio siano limitati ai soggetti con difficoltà di inclusione sociale.

I criteri per la riforma del tirocinio extracurricolare

Riportiamo per completezza il testo del comma 721 della legge 234 2022 (bilancio 2022)

"Entro centottanta giorni dalla data  di entrata in vigore della presente legge, il  Governo e le regioni concludono, in sede di  Conferenza permanente per i rapporti tra  lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, un accordo per la definizione di linee-guida condivise in materia di tirocini diversi da quelli curriculari, sulla base dei seguenti criteri::

  • a) revisione della disciplina, secondo  criteri che ne circoscrivano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale;
  • b) individuazione degli elementi qualificanti, quali il riconoscimento di una congrua indennità di partecipazione, la fissazione di una durata massima comprensiva di eventuali rinnovi e limiti numerici di tirocini attivabili in relazione alle dimensioni d’impresa;
  • c) definizione di livelli essenziali della formazione che prevedano un bilancio delle  competenze all’inizio del tirocinio e una  certificazione delle competenze alla sua
  • conclusione;
  • d) definizione di forme e modalità di contingentamento per vincolare l’attivazione di nuovi tirocini all’assunzione di una  quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio;
  • e) previsione di azioni e interventi volti a prevenire e contrastare un uso distorto dell’istituto, anche attraverso la puntuale individuazione delle modalità con cui il tirocinante presta la propria attività."

La nota sottolinea  il rischio che in questo modo l’istituto del tirocinio "finirebbe enormemente depotenziato"   limitato ai soggetti problematici , mentre i  neodiplomati ed i neolaureati ne resterebbero esclusi  e ciò decreterebbe il fallimento del tirocinio quale strumento di transizione scuola lavoro.

C'è da dire che  dalla nota dell'ispettorato del lavoro sul tema  (Leggi Tirocini 2022:  sanzioni già in vigore e indicazioni INL)   emerge soprattutto la necessità di controllo nell'utilizzo da parte dei datori di lavoro.

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