La possibilità di sospendere gli ammortamenti sul bilancio civilistico è nata come misura di contenimento delle conseguenze derivanti dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contrasto adottate.
La misura, promulgata con il DL 104/2020, il cosiddetto Decreto Agosto, in origine era limitata al solo esercizio 2020 e assumeva la forma di norma in deroga con l’obiettivo di limitare l’impatto della contingenza sui bilanci civilistici.
Nonostante la norma sia stata non poco criticata per la sua capacità di fare assumere forma creativa ai bilanci d’esercizio, essa è stata riproposta per il 2021, prima in una forma più limitata in sede di Legge di Bilancio 2022, e poi in versione estesa e generalizzata con il Decreto Milleproroghe 2022.
Ne abbiamo parlato nell’articolo Ammortamenti sospesi per tutti anche nel 2021.
Dopo appena un mese dall’ultima modifica normativa, l’articolo 5-bis del DL 4/2022, in sede di conversione, estende la possibilità generalizzata di sospendere gli ammortamenti anche all’esercizio 2022, senza ulteriori limitazioni.
Anche sul bilancio 2022 sarà quindi possibile sospendere gli ammortamenti, a prescindere dal comportamento precedentemente attuato dall’impresa OIC adopter (sono esclusi dal perimetro normativo coloro che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali).
Il fatto che la misura normativa è stata adottata, per il 2022, già a marzo del medesimo anno, non induce a pensare che il Legislatore sia molto ottimista sull’andamento futuro dell’esercizio appena iniziato; probabilmente in ragione dell’accavallamento tra problematiche sanitarie, geopolitiche e macroeconomiche.
Tuttavia, a prescindere dalle ragioni macrosistemiche che possono aver spinto il Legislatore ad adottare la misura, l’impresa dovrà tenere presente che la possibilità di sospendere gli ammortamenti è generalizzata ma non è libera: colui che redige il bilancio dovrà indicare analiticamente la sospensione effettuata in Nota integrativa, motivando le ragioni che l’hanno indotto ad avvalersi della deroga, e il relativo impatto economico e patrimoniale.
Va da se che le ragioni dovranno essere valide e ragionevoli, valutazione che potrà essere effettuata soltanto in funzione della specifica situazione aziendale.
La sospensione degli ammortamenti sul bilancio 2022, rispetto a quella prevista per gli anni 2020 e 2021, si può differenziare proprio per il tenore delle ragionevoli motivazioni che possono essere alla base della scelta effettuata dall’impresa: se, infatti, per gli anni precedenti, l’emergenza pandemica e le misure contenitive adottate erano alla base di ogni considerazione, nel 2022, potenzialmente il perimetro di valutazione potrebbe estendersi ad un più variegato ventaglio di possibilità.
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