La legge di Bilancio 2022 ha introdotto una norma a tutela dei professionisti malati o infortunati, prevedendo per questi ultimi (e per i propri clienti, nel caso di decesso) la sospensione degli adempimenti. Viene in particolare previsto che risultino sospesi, con slittamento del termine, gli “adempimenti tributari” che scadono nei 60 giorni successivi all’evento che ha dato luogo all’inabilità del professionista.
Allo stesso modo vengono tutelate le professioniste che abbiano avuto:
• un parto prematuro;
• un’interruzione di gravidanza;
I commi da 927 a 944 della Legge 234/2021 introducono infatti una norma a salvaguardia dei professionisti che, nei casi di cui sopra, abbiano commesso omissioni con riferimento agli adempimenti fiscali.
La salvaguardia opera anche verso i clienti in caso di decesso del professionista.
ATTENZIONE Quanto detto, è valido solamente nel caso in cui esista un mandato professionale con data antecedente al ricovero ospedaliero / inizio delle cure domiciliari, e salvo che la autorità sanitarie competenti non riscontrino false attestazioni o dichiarazioni durante i controlli che possono effettuare su richiesta della pubblica amministrazione.
La commissione Bilancio del Senato aveva approvato con una maratona notturna numerosi emendamenti alla manovra di Bilancio tra cui l'emendamento presentato dal senatore De Bertoldi, primo firmatario anche di un disegno di legge sull'argomento, fermo da tempo alla Camera per mancanza di fondi.
Ora la manovra 2022 sembra aver trovato il modo di far quadrare i conti e permettere dunque ai professionisti di ammalarsi senza arrecare danno involontario ai propri clienti e a se stessi, nei casi di mancato rispetto delle innumerevoli scadenze fiscali e contributive disseminate durante l'anno.
Probabilmente l'attuale terribile esperienza della pandemia con gravi malattie e i complicti periodi di quarantena per titolari e personale cosi complicati da gestire, ha esercitato una certa pressione sui legislatori.
La misura era stata caldeggiata nei mesi scorsi anche dal presidente di Confprofessioni Stella e dal Presidente dell'ADEPP l'associazione delle casse previdenziali private dei professionisti , Olivieri.
Va sottolineato purtroppo che la norma è in un certo senso monca in quanto fa riferimento solo agli adempimenti fiscali e non anche a quelli previdenziali, spesso connessi o gestiti dagli stessi professionisti.