Il progetto di legge AS 1474 che prevede il rinvio di adempimenti fiscali e amminsitrativi in caso di malattia del professionista incaricato, risulta da tempo bloccato al Senato, per mancanza di fondi. Potrebbe però trovare le coperture finanziarie che finora sono mancate, grazie ai risparmi che si sono resi evidenti su quanto stanziato per l'esonero contributivo parziale riservato ai professionisti iscritti alle Casse, i cui termini sono scaduti lo scorso 31 ottobre.
Lo evidenzia il presidente dell'Adepp l'associazione degli enti previdenziali dei professionisti , Olivetti, in una lettera indirizzata al Ministro dell'Economia Franco. Gli oneri finanziari per lo Stato derivanti dalla nuova misura ammonterebbero in realtà a soli 40 milioni secondo le Casse .
Stesso appello giunge al Governo anche da Confprofessioni in un comunicato sul proprio sito . Il Presidente Stella afferma infatti: «I liberi professionisti non possono ammalarsi, per legge. Dopo anni di discussioni e dibattiti parlamentari il disegno di legge n. 1474 sul differimento dei termini per infortunio e malattia, primo firmatario Andrea de Bertoldi, rimane inspiegabilmente bloccato, in attesa che si trovi un’adeguata copertura finanziaria» e precisa "Sul Ddl malattia e infortuni c’è il consenso unanime di tutto il mondo professionale e di un’ampia maggioranza parlamentare, trasversale a tutte le forze politiche. La Ragioneria generale dello Stato e il ministero dell’Economia non possono più trincerarsi dietro l’assenza di coperture finanziarie e negare il diritto alla salute di milioni di liberi professionisti e lavoratori autonomi» e conclude ribadendo la richiesta di utilizzare i risparmi del fondo per l’esonero contributivo, ben 600 milioni, per la copertura del ddl S 1474 infortunio e malattia del professionista.
Vale la pena forse ricordare che il ddl, presentato nel 2019 e fermo in commissione da marzo 2021 (rubricato " Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio)" prevede che in caso di infortunio o di malattia del professionista questi possa essere coperto da rischi di inadempienza professionale grazie ad una specifica deroga sugli adempimenti fiscali o amministrativi ricadenti in quel periodo. (trovi qui il testo integrale)
Equo compenso professionisti
Sempre in tema di tutele e welfare dei professionisti non necessariamente iscritti agli ordini professionali, si segnala anche una dichiarazione del ministro del lavoro Orlando che durante la partecipazione al Convegno di Confcommercio professioni ha parlato di due possibili novità sulle quali è intenzionato a mettere mano a breve ovvero:
- l'allargamento dell'equo compenso ai contratti con la pubblica amministrazione in particolare quelli legati al PNRR . (Per approfondire leggi Professioni: approvato l'equo compenso)
- il rafforzamento del welfare integrativo per i professionisti.