La NASPI è l'indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, in vigore dal 1° maggio 2015, che viene erogata dall'INPS in caso di disoccupazione involontaria , cioè per
- licenziamento
- dimissioni per giusta causa ,
- dimissioni nel periodo tutelato per maternità,
- risoluzione consensuale con procedura di conciliazione presso :l'ispettorato,
- risoluzione a seguito di rifiuto al trasferimento oltre i 50 km,
- licenziamento disciplinare.
Per ottenerla si deve fare domanda ( online sul sito INPS o presso un CAF- PATRONATO)
NASPI quando spetta e per quanto?
La NASpI spetta :
- dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
- per un numero di settimane pari alla metà delle settimane per le quali sono stati versati i contributi previdenziali, nel corso degli ultimi 4 anni
Durante il periodo di fruizione vengono accreditati i contributi figurativi .
Per avere diritto sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni.
Naspi: a quanto ammonta?
L'importo della NASpI varia in relazione al reddito percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione.
E' pari al
- 75% della retribuzione media mensile imponibile percepita dal lavoratore negli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente (1.352,19 euro per il 2023)
- Se, invece, la retribuzione media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASpI è invece pari al 75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo.
- . In ogni caso non puo superare l'importo di 1.550,24 euro per il 2024.
A partire dal 91esimo giorno la NASPI viene ridotta 3% per ciascun mese. Per gli ultra 55enni la riduzione si applica dall'8 mese Inoltre nel caso si svolga contemporaneamente una attività lavorativa, sia autonoma che subordinata, con reddito oltre una certa soglia, l’importo dell’indennità si riduce
Naspi: come si richiede
La domanda deve essere presentata all'INPS esclusivamente in via telematica e a pena di decadenza, entro 68 giorni, che decorrono:
- Dalla data di cessazione del rapporto di lavoro;
- dalla cessazione del periodo di maternità indennizzato qualora la maternità sia insorta nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
- dalla cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro/malattia professionale, qualora siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
- dalla definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
- dalla cessazione del periodo corrispondente all'indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
- dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa.
Come detto si puo presentare personalmente online sul sito INPS oppure tramite un CAF/ Patronato.
Naspi per gli iscritti alla gestione separata
Nel caso in cui il richiedente la Naspi sia iscritto alla Gestione Separata da prima della domanda di Naspi, può svolgere attività lavorativa in forma autonoma comprese le collaborazione coordinate o l'attività di dottorato con borsa di studio – a condizione che comunichi il reddito potenzialmente ricavabile da tale attività.
E' quanto comunicato dall' INPS con il messaggio 22 ottobre 2021, n. 3608
Viene ricordato in questo caso l'obbligo di comunicazione del reddito presunto necessaria per la riduzione della prestazione di disoccupazione in misura pari all'80 per cento del reddito previsto derivante dall'attività di lavoro.
A questo proposito il messaggio precisa che è obbligatoria, in presenza di iscrizione alla Gestione Separata, la dichiarazione del reddito presunto anche se pari a "zero".