Esclusa categoricamente qualsiasi autocertificazione sostitutiva del Green pass . Verifiche digitali tramite le piattaforme NOIPA o DGC per le amministrazioni collegate. Controlli a campione per almeno il 20 % del personale ogni mattina. Comunicazione anticipata dai lavoratori al dirigente per esigenze organizzative.
Sono alcune indicazioni che emergono dal DPCM con le linee guida (QUI IL TESTO) predisposte dal Ministro della pubblica amministrazione Brunetta per l'applicazione, nel pubblico impiego , del nuovo obbligo di certficazione verde per l'accesso ai luoghi di lavoro , istituito dall’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2021, n. 127.
Il documento , approvato nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato Regioni è stato firmato oggi dal presidente Draghi e si attende ora solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l'operatività.
Vediamo in estrema sintesi alcune indicazioni presenti nelle linee guida , con alcune modifiche rispetto alla prima bozza,.
Vale la pena sottolineare che alcuni aspetti di novità potrebbero essere poi accolte, per una ovvia equiparazione dei diritti-doveri dei lavoratori in tutti gli ambiti, anche come indicazioni per il settore privato .
Green pass nel pubblico impiego: le linee guida
In primo luogo nelle linee guida si precisa che il possesso della certificazione verde non fa venir meno gli obblighi di comunicazione in caso di contagio da Covid-19 ; infatti la certificazione verde eventualmente già acquisita – a prescindere dall’origine – non autorizza in alcun modo l’accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro.
- al di fuori dell’esclusione prevista per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, l’accesso del lavoratore presso la sede di servizio senza certificazione verde non è consentito in alcun modo e per alcun motivo
- il possesso del green pass non è, a legislazione vigente, oggetto di autocertificazione.
- non è consentito in alcun modo, in quanto elusivo del predetto obbligo, individuare i lavoratori da adibire al lavoro agile sulla base del mancato possesso del green pass.
- È preciso dovere di ciascun dipendente ottemperare a tale obbligo a prescindere dalle modalità di controllo adottate dalla propria amministrazione
- L'obbligo riguarda tutti coloro che accedono alle sedi di lavoro, TRANNE GLI UTENTI , ivi inclusi i visitatori e le autorità politiche o i componenti delle giunte e delle assemblee locali e regionali - che si rechi per lo svolgimento di una attività anche istituzionale o
- sono dunque soggetti all’obbligo di green pass anche i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia o quelli di ristorazione, delle imprese di manutenzione che, anche saltuariamente, accedono, il personale addetto alla manutenzione e al rifornimento dei distributori automatici consulenti e collaboratori, nonché i prestatori e i frequentatori di corsi di formazione.
Il controllo del green pass potrà avvenire :
- sia manualmente attraverso l’utilizzo dell’app “VerificaC19”, c
- che attraverso l’integrazione dei sistemi informatici utilizzati per il termoscanner, badge.
Il dirigente amministrativo apicale di ciascuna amministrazione o soggetto equivalente, può delegare il compito - con atto scritto - a specifico personale, preferibilmente dirigenziale.
Organizzazione del controllo Green pass
Riguardo le modalità organizzative dei controlli, per le quali anche Confidustria , nelle proprie linee guida, attendeva un confronto con questo documento ministeriale, viene specificato che:
- In assenza di controlli all'entrata , ciascun dirigente responsabile di dipartimento/ufficio/servizio deve procedere con verifiche a campione, almeno con cadenza giornaliera in misura percentuale non inferiore al 20 per cento di quello presente in servizio, ( era il 30% nella prima bozza) assicurando un criterio di rotazione, su tutto il personale dipendente e, prioritariamente durante la mattina , con l'app VERIFICA c19.
Si ribadisce il rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali che non consente :
- la raccolta dei dati relativi alle certificazioni dei lavoratori
- né la conservazione della loro copia.
NOVITA' Accogliendo quanto previsto dall'art. 3 del DL 139 2021 dell'8 Ottobre viene specificato "in caso di richiesta da parte del datore di lavoro, derivante da specifiche esigenze organizzative volte a garantire l'efficace programmazione del lavoro, i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni sul possesso della certificazione verde con un preavviso necessario a soddisfare le predette esigenze organizzative".
Questo non fa venir meno l’obbligo di effettuare i controlli all’accesso o quelli a campione.
Per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, il controllo sarà effettuato mediante lettura del QRCODE in corso di predisposizione. Nel frattempo i soggetti invieranno la relativa documentazione sanitaria al medico competente dell’amministrazione – e non saranno soggetti ad alcun controllo.
Viene suggerito di predisporre l’attivazione di più di una delle modalità e ciò al fine di poter sopperire all’eventuale possibile malfunzionamento di uno dei sistemi.
Si prevede che verranno gradualmente resi disponibili,
- per le amministrazioni che usufruiscono della piattaforma di NoiPA un nuovo servizio di interrogazione che consentira di visualizzare nella pagina web la validità della Certificazione verde - Covid19 in base ad un elenco selezionabile dei dipendenti del proprio Ufficio;
- per le amministrazioni che non usufruiscono della piattaforma di NoiPA, la verifica del possesso della certificazione verde può essere effettuata mediante un’interazione con il Portale della Piattaforma Nazionale – DGC, sul sito www.dgc.gov.it. In questo caso il datore di lavoro o i soggetti incaricati accederanno attraverso una identità digitale (SPID o CIE), e invieranno alla Piattaforma un file contenente l’elenco dei codici fiscali del personale su cui si vuole attivare il processo di verifica.
Per le amministrazioni più piccole, ma anche come “applicativo di salvataggio” nel caso di un malfunzionamento della modalità principale,in quelle piu grandi, si consiglia l’applicazione denominata “VerificaC19” già disponibile gratuitamente sugli store.