Il 26 agosto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del DIpartimento politi che per la famiglia della Presidenza del consiglio che definisce il riparto e le modalità di utilizzo del Fondo politiche per la famiglia per la realizzazione di attivita' di competenza statale, regionale e degli enti locali .
Il riparto, approvato dalla Conferenza Stato Regioni del 17 giugno 2021 tenendo conto anche dell'emergenza COVID-19 è il seguente:
1. risorse destinate ad interventi relativi a compiti ed attivita' di competenza statale: euro 70.981.805,00,
2. risorse destinate ad attivita' di competenza regionale e degli enti locali: euro 25.650.445,00,
In particolare le risorse di competenza statale saranno destinate alle seguenti iniziative
- prosecuzione e avvio di iniziative volte a realizzare interventi in ambito educativo dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare riferimento alle situazioni di vulnerabilita'socioeconomica, e al disagio minorile tenuto anche conto degli effetti della pandemia da COVID-19
- Particolare rilievo viene dato allo scambio tra pubblici e privati, enti locali, imprese e associazioni, di esperienze virtuose e di buone pratiche con strumenti di
- valutazione dell'impatto delle azioni realizzate, progettualità relative ai servizi alla persona.
- Viene specificato che la di 500.000,00 per l'anno 2021, e' destinata , alle associazioni che svolgono esclusivamente attivita' di assistenza psicologica o psicosociologica a favore dei genitori che subiscono gravi disagi in conseguenza della morte del figlio,
- Una percentuale non superiore all'1% della quota potrà essere destinata ad attivita' di assistenza tecnica e consulenza gestionale per le iniziative sopracitate se non fossero disponibili presso il Dipartimento per le politiche della famiglia adeguate professionalita'.
Progetti di competenza regionale
Le risorse finanziarie destinate agli interventi di competenza regionale e degli enti locali potranno essere utilizzate per iniziative destinate a favorire la
natalita' e genitorialita', diverse da quelle nazionali e/o in continuità con progetti gia' attivati sui territori potranno riguardae anche il supporto delle attivita' svolte dai
Centri per le famiglie e i consultori familiari, a sostegno della natalita' e della
genitorialita'.
La suddivisione è la seguente :
- Abruzzo 628.435,90
- Basilicata 315.500,47
- Calabria 1.054.233,29
- Campania 2.559.914,41
- Emilia Romagna 1.816.051,51
- Friuli Venezia Giulia 561.744,75
- Lazio 2.205.938,27
- Liguria 774.643,44
- Lombardia 3.629.537,97
- Marche 679.736,79
- Molise 205.203,56
- Provincia di Bolzano * 210.333,65
- Provincia di Trento * 215.463,74
- Piemonte 1.841.701,95
- Puglia 1.790.401,06
- Sardegna 759.253,17
- Sicilia 2.357.275,90
- Toscana 1.682.669,19
- Umbria 420.667,30
- Valle d'Aosta 74.386,29
- Veneto 1.867.352,39
TOTALE 25.650.445,00
Viene sottolineato che le regioni possono cofinanziare i progetti e le attivita' da realizzare con almeno il 20% del finanziamento assegnato,
Le iniziative di competenza regionale e comunale potranno essere realizzate in breve tempo data la stretta tempistica imposta dal decreto La risorse vinfatti anno richieste dalle regioni entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto, quindi entro il 26 ottobre e entro i successivi45 giorni il dipartimento si impegna a dare rispossta e disporre il trasferimento dei fondi, se i programmi dispondono ai requisiti.
Le richieste devono indicare le azioni da finanziare come previste dalle programmazioni regionali adottate in accordo con le autonomie locali, nonche' la compartecipazione finanziaria da inviare in formato elettronico all'indirizzo pec: [email protected] entro
sessanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto, allegando
- copia della delibera di giunta regionale, adottata sentite le autonomie locali
- scheda, compilata sulla base di un format comunicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia, concernente il piano operativo delle attivita' relative alla realizzazione delle azioni da finanziare, comprensivo di un cronoprogramma e di un piano finanziario relativo alle attivita'.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia monitorerà i risultati, avviando un'analisi dei dati che saranno raccolti attraverso l'utilizzo della piattaforma telematica condivisa.