I 191 miliardi del PNRR con i progetti da qui al 30 giugno 2026 sono stati suddivisi in 256 capitoli di spesa. Il decreto del MEF è pronto, firmato dal ministro e bollinato dalla Ragioneria, ma è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo sono arrivati oggi i primi 25 miliardi, ecco il comunicato stampa della Commissione Europea.
PNRR: ecco come saranno impiegati i 191 miliardi
Vediamo come sono ripartiti tra i vari ministeri
- Ministero delle Infrastrutture (con 39 miliardi di spesa, di cui la metà in nuovi progetti)
- Ministero della Transizione ecologica (con 34 miliardi, di cui 22 in nuovi progetti)
- Ministero dello Sviluppo Economico (con 18 miliardi, di cui la maggioranza cioè 15 sono destinati a nuovi progetti)
- Ministero dell'istruzione (con 17 miliardi di cui 10 dedicati a progetti nuovi)
- Ministero della Salute (con 15 miliardi di cui 10 destinati a nuovi progetti)
- Ministero dell'Innovazione Tecnologica (12 miliardi, quasi interamente dedicati a nuovi progetti).
In base alle indicazioni contenute nel decreto, le varie amministrazioni dovranno trasferire alla Ragioneria Generale i dati con lo stato di attuazione e il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Nella giornata odierna, sono arrivati da parte del'Europa 25 miliardi che andranno nel fondo rotativo. Ricordiamo infatti che la legge di bilancio 2021 al comma 1037 dell'art.1 ha previsto un fondo rotativo delle risorse in base al quale l'Italia anticipa le risorse per far partire immediatamente i vari progetti, e questi fondi vengono rimborsati da Bruxelles, e i fondi italiani investiti in nuovi progetti in attesa di essere nuovamente rimborsati, e così via.
Ricordiamo che è disponibile online il portale Italia Domani, per approfondimenti rimandiamo alla lettura dell'articolo Italia Domani: è online il portale dedicato al PNRR
PNRR: il comunicato stampa della Commissione Europea
La Commissione europea ha erogato oggi all'Italia a titolo di prefinanziamento 24,9 miliardi di €, pari al 13% dell'importo totale stanziato a favore del paese in sovvenzioni e prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza. L'Italia è uno dei primi paesi a ricevere un prefinanziamento nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il prefinanziamento contribuirà a dare impulso all'attuazione delle misure fondamentali di investimento e riforma delineate nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza. La Commissione autorizzerà l'erogazione di ulteriori fondi in funzione della realizzazione degli investimenti e delle riforme previsti nel piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Il paese dovrebbe ricevere complessivamente 191,5 miliardi di € nel corso della durata del piano nazionale (68,9 miliardi di € in sovvenzioni e 122,6 miliardi di € in prestiti). L'erogazione odierna fa seguito al recente successo della prima emissione di titoli nell'ambito di NextGenerationEU. Entro la fine dell'anno la Commissione intende raccogliere complessivamente fino a 80 miliardi di € di finanziamenti a lungo termine, che saranno integrati da buoni dell'UE a breve termine (EU-bills), per finanziare i primi esborsi previsti a favore degli Stati membri nell'ambito di NextGenerationEU. Nel quadro di NextGenerationEU, il dispositivo per la ripresa e la resilienza metterà a disposizione 723,8 miliardi di € (a prezzi correnti) per sostenere gli investimenti e le riforme negli Stati membri. Il piano italiano fa parte della risposta senza precedenti dell'UE per uscire più forti dalla crisi COVID-19, promuovendo le transizioni verde e digitale e rafforzando la resilienza e la coesione nelle nostre società.
Sostenere gli investimenti trasformativi e i progetti di riforma
In Italia il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzia investimenti e riforme che, secondo le previsioni, riusciranno a trasformare profondamente l'economia e la società del paese. Tra i progetti che beneficeranno dei finanziamenti figurano:
- Garantire la transizione verde: con 32,1 miliardi di €, un maggior numero di regioni sarà integrato nella rete ferroviaria ad alta velocità e saranno completati i corridoi ferroviari per il trasporto merci. Sarà inoltre potenziato il trasporto locale sostenibile mediante l'estensione dei percorsi ciclabili e delle linee di metro, tram e bus a zero emissioni, la realizzazione di punti di ricarica per auto elettriche in tutto il paese e di stazioni di rifornimento a idrogeno per il trasporto stradale e ferroviario.
- Sostenere la transizione digitale: saranno investiti 13,4 miliardi di € per promuovere l'adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese attraverso un regime di credito d'imposta volto a sostenere e accelerare la loro trasformazione digitale.
- Rafforzare la resilienza economica e sociale: 26 miliardi di € saranno investiti in una maggiore disponibilità di strutture per l'infanzia, nella riforma della professione di insegnante, nel potenziamento delle politiche attive del mercato del lavoro come pure della partecipazione di donne e giovani al mercato del lavoro e nel rafforzamento della formazione professionale grazie ad investimenti nel sistema di apprendistato. Altri 3,7 miliardi di € saranno destinati alla riforma e alla modernizzazione del pubblico impiego, al rafforzamento della capacità amministrativa e alla riforma e alla digitalizzazione dei tribunali civili e penali per ridurre la durata dei procedimenti giudiziari. Ulteriori investimenti e riforme rafforzeranno il contesto imprenditoriale migliorando il sistema degli appalti pubblici e i servizi pubblici locali, riducendo i ritardi di pagamento ed eliminando gli ostacoli alla concorrenza.