La Revisione Legale è oggi una questione coordinata, dal punto di vista normativo, a livello europeo. La normativa europea sul tema è stata cambiata l’ultima volta nel 2014, quando la Direttiva 2014/56/UE del 16 aprile 2014 ha modificato la precedente Direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati.
La Direttiva del 2006 è stata quindi modificata dopo otto anni nel 2014; la notizia è che, altri otto anni dopo, per il 2022, è prevista una nuova riforma europea della Revisione legale.
L’annuncio è stato dato il 27 maggio scorso, in occasione del webinar Capital Markets Union after Wirecard, dal Commissario europeo ai servizi finanziari, Mairea McGuinness.
Al di là delle coincidenze anagrafiche, le motivazioni che stanno alla base dell’annuncio di voler predisporre una proposta di riforma europea della Revisione legale per il 2022 si basano su evidenze di inefficienza sistematica, rilevate in occasione dello scandalo finanziario che ha investito la società tedesca di pagamenti telematici Wirecard: è stato scoperto che gli 1,9 miliardi di euro che si riteneva fossero depositati presso delle banche delle Filippine, sono risultati invece non essere mai esistiti. Situazione che sicuramente ai lettori italiani ricorderà un altro famoso scandalo dei primi anni del nuovo millennio.
Delle sensibilità rilevate dal Commissario, in relazione al sistema della Revisione legale europea, molte sono problematiche non nuove, quali l’eccessiva concentrazione del mercato della revisione, l’effettiva indipendenza del revisore, i potenziali conflitti di interesse che possono nascere nel momento in cui che colui che esercita la revisione fornisce anche altre tipologie di servizi al cliente, e in generale in relazione all’effettiva capacità del revisore di svolgere in effettiva autonomia il compito richiesto dalla normativa.
Tra le misure di contrasto ipotizzate ci sono l’introduzione del joint audit, la riduzione del periodo di rotazione dei revisori, l’effettiva separazione tra società che effettuano revisione e quelle che effettuano consulenze di diverso tipo.
Tra le misure accennate necessita qualche riga di approfondimento il joint audit cosiddetto alla francese, in quanto la sua introduzione comporterebbe, nella pratica, come conseguenza, un modo diverso di intendere la Revisione legale rispetto agli standard attuali. Tale modalità di revisione richiede che questa venga effettuata non da un solo revisore (o da un collegio), ma da due revisori tra loro indipendenti, ognuno dei quali con il compito di controllare il lavoro svolto dall’altro, emettendo alla fine una relazione finale in modalità congiunta.
L’inizio del processo di riforma è previsto per il settembre 2021, con delle consultazioni, per esaurirsi e concretizzarsi operativamente, secondo le previsioni, nel 2022.