La Banca d’Italia (BDI) il 22 giugno ha pubblicato la bozza del provvedimento di aggiornamento in materia di bilancio degli intermediari IFRS diversi dalle banche (in consultazione fino al 23 agosto 2021). Il citato documento disciplina gli schemi del bilancio (stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, rendiconto finanziario e prospetto delle variazioni del patrimonio netto), gli schemi del rendiconto dei patrimoni destinati, nonché le principali informazioni da fornire in nota integrativa (del bilancio e del rendiconto), introducendo delle novità sulla rappresentazione dell’esposizione impaired acquisite e/o originate.
La BDI, già a gennaio 2021 è intervenuta integrando il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari per fornire al mercato informazioni sugli effetti che il Covid-19 e le misure di sostegno all’economia hanno prodotto sulle strategie, gli obiettivi e le politiche di gestione dei rischi, nonché sulla situazione economico-patrimoniale degli intermediari. A tale fine si è tenuto conto, ove applicabile, dei documenti pubblicati negli ultimi mesi dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter volti a chiarire le modalità di applicazione degli IAS/IFRS nell’attuale contesto con particolare riferimento all’IFRS 9, richiamando l’informativa prevista dall’emendamento all’IFRS 16 in materia di concessioni sui canoni di locazione connesse con il Covid-19. (Ulteriori modifiche sono state apportate per tenere conto delle nuove richieste informative previste dall’IFRS 7 in relazione alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse).
La proposta della Banca d’Italia, in bozza è orientata alla rappresentazione più precisa dell’esposizione impaired sulla base del principio contabile internazionale IFRS 9 che contempla per gli strumenti finanziari un nuovo sistema di calcolo per definire le rettifiche di valore sui crediti impairment, in relazione al relativo peggioramento della loro qualità creditizia. Invero, l’esperienza della crisi finanziaria ha evidenziato che l’incurred loss model (modello basato sulle perdite subite) ha fallito nella rilevazione delle perdite e ha mostrato un comportamento fortemente prociclico. Il nuovo modello di impairment denominato the three buckets model prevede il riconoscimento, quindi la rilevazione degli accantonamenti, delle perdite attese in funzione del grado di deterioramento del rischio di credito degli strumenti finanziari. Di fatto, gli standard setter nell’elaborare il nuovo modello IFRS 9 hanno preferito un approccio basato sull’expected loss abbandonando l’approccio incurred loss dello IAS 39. In relazione alla valutazione delle perdite attese, il nuovo approccio si presenta come un modello prospettico forward looking in quanto la stima delle perdite attese, tanto su base collettiva quando individuale, deve essere effettuata ricorrendo ad informazioni verificate e disponibili senza oneri eccessivi che includano non solo dati storici ed attuali, ma anche prospettici.
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