Nulla di fatto nell' incontro di ieri tra il ministro del lavoro Orlando e le parti sociali sull'annunciata riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, (cassa integrazione, CIGS, fondo di integrazione salariale FIS, NASPI) per ampliare le coperture a tutti i lavoratori.
L'intenzione del MInistro era di mettere a punto uno schema di massima condiviso con le parti sociali entro il 31 luglio 2021 , anche perche la riforma è prevista dal PNRR pur senza vincoli temporali. Permangono invece le difficoltà. In particolare l'incontro non ha portato passi avanti perche tutti hanno evidenziato la mancanza di indicazione delle aliquote contributive a carico dei datori di lavoro. Vedi nel paragrafo 2 le reazioni degli attori in campo
La palla torna probailmente al MEF per la definizione delle effettive coperture disponibili.
Il nuovo incontro con le parti sociali è stato fissato per il 2 settembre 2021
Da segnalare inoltre che nella maggioranza di Governo la Lega non condivide la priorita data a questa riforma rispetto a quella delle pensioni, visto l'avvicinarsi del termine di Quota 100 , sulla quale il Minisiro Orlando non si è (ancora ) mai espresso. (Leggi sul punto anche l'articolo "Pensioni: proposte per la riforma 2022")
La bozza preparatoria della riforma degli ammortizzatori
Vediamo di seguito come potrebbe essere la nuova Cassa integrazione, a partire dal 1 gennaio 2022:
1 - ampliamento dei beneficiari che dovrebbero ricomprendere anche:
- i lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti,
- lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante
- lavoratori con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca.
2 - rafforzamento del Fis
3 - superamento della Cig in deroga
4 - causali CIGS ampliate :riorganizzazione, crisi aziendale, contratto solidarietà, cessazione d’attività , crisi locale o settoriale.
5 - le durate massime dei trattamenti di integrazione salariale sarebbero , con riferimento al quinquennio mobile:
- 26 settimane per le aziende da 6 a 15 dipendenti - 13 settimane per le aziende fino a 5 dipendenti
- 30 mesi per le imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini, e di escavazione
6- riduzione della percentuale di decalage dell'Indennità di disoccupazione NASPI oppure allungamento della durata a 24 mesi
7- Il massimale del trattamento di integrazione sarebbe fissato per tutti a 1.129,66 euro netti.
L'incontro con le parti sociali del 9 agosto 2021
La direttrice generale Francesca Mariotti ha evidenziato 4 punti da migliorare:
- «Lo squilibrio tra politiche passive e attive; l’assenza di strumenti di condizionalita come percorsi formativi di riqualificazione ,
- distinzione nella Cigs tra crisi irreversibili e crisi gestibili con piani di sviluppo industriale; i
- contribuzione da collegare al concreto tiraggio della Cig». ConfCommercio e Confesercenti hanno sottolineato la necessita di evitare assolutamente l incremento degli oneri per le imprese e anche Alleanza delle cooperative chiede in primo luogo la verifica della sostenibilità del modello proposto».
Anche da parte sindacale pur apprezzando l'allargamento della platea dei beneficiari, si sottolinea che manca la chiarezza sulle aliquote contributive dovute dalle imprese coinvolte e si chiede un ulteriore miglioramento per Naspi e Discoll.
Sul tema delle politiche attive per il lavoro si segnala che in un incontro del 6 agosto è proseguito il confronto c tra il Minsitero e le Regioni per la realizzazione del progetto GOL "Garanzia occupabiliTà dei lavoratori". Si tratta della definizione delle prestazioni minime uniformi in tutto il paese che i Centri per l'impiego dovranno assicurare ai lavoratori che vi sirivolgono per migliorare le proprie possibilità di occupazione.
Nuova cassa integrazione : la proposta del presidente INPS
Si ricordano anche due proposte presentate dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, durante corso di un’audizione alla commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali. Il presidente INPS per la nuova cassa integrazione propone un aumento dell'assegno attraverso l'eliminazione della riduzione dell’5,84% per garantire anche ai lavoratori con basse retribuzioni di raggiungere il livello dell’80% della busta paga.
In tema invece di indennità di disoccupazione NASPI Tridico suggerisce di:
- attenuare la riduzione progressiva dell'importo, oggi pari al 3% dal terzo mese oppure di spostare il taglio a partire dal settimo mese mantenendo una durata massima di 24 mesi
- prolungamento a 36 mesi di durata per i lavoratori con oltre 55 anni, che si avvicinano alla pensione.