Anche per l’anno 2021, al perdurare dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il Legislatore in deroga ha previsto la possibilità per enti commerciali ed enti non commerciali di svolgere le assemblee con modalità semplificate e a distanza, mediante sistemi di telecomunicazione (videoconferenza), con la possibilità di esercitare il voto anche per corrispondenza o con modalità elettronica; anche in deroga alle disposizioni statutarie che dispongono altrimenti o in mancanza di previsioni statutarie che dispongano questa possibilità.
Possono essere svolte con queste modalità le assemblee che approvano il bilancio (a riguardo si veda l’articolo Enti no profit: approvazione Bilancio di esercizio 2020 prorogata al 29 giugno), ma anche e in generale tutte le assemblee, sia straordinarie che ordinarie.
Per un difetto di allineamento tra diversi riferimenti normativi in deroga, più che per volontà legislativa, si era creato un disallineamento del termine entro il quale potessero essere svolte le assemblee con questa modalità.
Nello specifico, mentre per Associazioni di promozione sociale (APS), Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Organizzazioni di volontariato (ODV) era previsto il termine del 30 aprile 2021, per gli altri Enti non commerciali (ENC) e per tutti gli enti commerciali, il termine era fissato al 31 luglio 2021.
Intervenendo sul comma 8-bis dell’articolo 106 del DL 18/2020 tagliando le parole “diverse dagli enti di cui all'articolo 104, comma 1,del codice di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117”, che creavano la disparità di trattamento sopra esposta, il comma 4 dell’articolo 8 del DL 44/2021 di fatto riallinea il termine entro il quale è possibile effettuare le assemblee a distanza, con modalità semplificate, per tutti gli Enti del terzo settore (ETS), stabilendo l’unico termine del 31 luglio 2021.
Il disposto normativo, oltre che rappresentare una gradita semplificazione, interessando tutte le tipologie di assemblee potrà risultare anche molto utile per quegli Enti non commerciali che non hanno ancora allineato i propri statuti alle novellate disposizioni del Codice del terzo settore, il cui termine per l’adeguamento, con le maggioranze previste per le assemblee ordinarie, è stato prorogato al 31 maggio 2021.
Si ricorda che il termine perentorio (a meno di ulteriori proroghe, che non sono da escludere, alla luce del perdurare della situazione epidemiologica) del 31 luglio 2021 non riguarda la convocazione dell’assemblea, ma il suo effettivo svolgimento.