Il nuovo ministro della pubblica amminIiStrazione Brunetta sta mettendo a punto con il placet del ministero del Consiglio un decreto di importanti riforme della pubblica amministr per favorire la semplificazione delle procedure per la realizzazione del Piano PNRR che utilizzerà i 200 miliardi del Recovery Fund.
Sul tema il ministro ha relazionato ieri in Parlamento e oggi con il premier Draghi si accinge a firmare un accordo di cooperazione con i sindacati per realizzare gli obiettivi nel minor tempo possibile , definito «Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale» .
L'ormai leggendaria lentezza e burocratizzazione della pubblica amministrazione rischia di diventare oggi, difronte alla sfida del Recovery plan , il principale ostacolo al buon esito dell'operazione , che è di importanza vitale per uscire dalla crisi economica e pandemica.Vedi sul punto anche Piano nazionale resilienza L'Italia prepara il suo piano
Ecco allora nel mirino del ministro 4 aspetti principali , nelle parole del ministro Brunetta:
- «accesso»(ovvero il reclutamento del personale),
- «buona amministrazione» (ossia la semplificazione delle procedure),
- «capitale umano» ( un principio meritocratico e anche di apertura alla concorrenza e al privato per carriere e formazione) e
- "digitalizzazione" il processo già iniziato con la ministra Dadone dei Governi Conte ma che va maggiormente velocizzato.
Sul primo punto delle assunzioni di personale si prevede un addio ai maxi concorsi con prove preselettive, ed esami scrittI e orali per le quali dalla definizione dei fabbisogni al bando alla realizzazione passavano mesi . Si punta a far tesoro delle ultime modalità messe a punto con le prove scritte da remoto degli utlimi mesi per puntare ai concorsi digitali. Si tratterebbe di "concorsi senza carta e penna" con procedure interamente digitalizzate, dice Brunetta realizzati in fiere e università
Per quanto riguarda il capitale umano ovvero le progressioni di carriera dei lavoratori del pubblico impiego si pensa a eliminare i vecchi mansionari e i tetti di spesa per i contratti flessibili e per i premi, a fronte pero di una maggiore meritocrazia e anche una selezione diretta delle professioni tecniche , in collaborazione con università, privati e ordini professionali. Su questo il pNRR già ha messo in conto 210 milioni per un «piano straordinario di assunzioni».
Inoltre è in programma oggi un incontro di preparazione alla trattativa di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per i quali si preannuncia già un possibile scatto retributivo di 107 euro.
Con riguardo alla semplificazioie alcuni spunti messi in campo sono la riduzione degli obblighi anticorruzione, i limiti al rischio di abuso d’ufficio e danno erariale verso i dirigenti che spesso bloccavano le procedure .
Il decreto dovrebbe arrivare ad aprile insieme alla versione definitiva del Pnrr.