Il dispositivo chiave di Next Generation EU, approvato il 10 febbraio e contenente la fetta più grande del budget di 750 miliardi di euro, mette a disposizione degli Stati membri prestiti e sovvenzioni per sostenere riforme e investimenti da presentare in un piano ambizioso per la ripresa e la resilienza.
La pandemia di Covid-19 iniziata a febbraio 2020 ha cambiato le prospettive economiche, sociali e di bilancio dell’Unione, richiedendo una reazione urgente e coordinata. Il dispositivo rappresenta un sostegno finanziario efficace nell’affrontare le conseguenze e gli effetti negativi della crisi Covid-19 nell’Unione.
672,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti saranno messi a disposizione per finanziare misure nazionali volte ad attutire le conseguenze economiche e sociali della pandemia. Il dispositivo potrà finanziare anche dei progetti collegati, partiti dal 1° febbraio 2020. Gli aiuti saranno disponibili per tre anni e i governi dell'UE potranno richiedere fino al 13% di prefinanziamento per i loro piani di ripresa e resilienza.
Il budget prevede:
- 312,5 miliardi di euro in sovvenzioni,
- 360 miliardi di euro in prestiti.
Entro il 30 aprile ogni governo UE dovrà presentare il proprio piano di ripresa e resilienza come unico documento integrato al proprio programma nazionale di riforma.
Ciascun piano deve destinare almeno il 37% del proprio bilancio al clima e almeno il 20% alle azioni digitali. I piani dovranno avere un impatto duraturo sia in termini sociali che economici, includere riforme globali e un robusto pacchetto di investimenti e non danneggiare significativamente gli obiettivi ambientali.
I piani nazionali di ripresa e resilienza proposti dai governi degli Stati Membri dovranno incentrarsi sui sei pilastri (settori di intervento) dell’UE:
- Transizione verde,
- Trasformazione digitale,
- Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva,
- Coesione sociale e territoriale,
- Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale,
- Politiche per la prossima generazione, infanzia e i giovani.
Il criterio di assegnazione del budget per ogni paese si basa su:
- PIL pro capite,
- Tasso di disoccupazione,
- Popolazione,
- Perdita cumulata di PIL periodo 2020-2021.
La Commissione europea monitorerà l'attuazione del dispositivo, mettendo a disposizione degli Stati membri un sistema integrato di informazione e monitoraggio per poter fornire informazioni comparabili su come vengono utilizzati i fondi.
L’Italia sta preparando il suo piano nazionale di ripresa e resilienza, Next Generation Italia, che mobilita oltre 300 miliardi di euro, il cui fulcro è rappresentato dagli oltre 210 miliardi delle risorse del programma Next Generation Ue, integrate dai fondi stanziati con la programmazione di bilancio 2021-2026.
Gli investimenti inseriti all’interno del piano nazionale dovranno essere completati entro il 31 agosto 2026.