Nell'accordo raggiunto in extremis tra Unione Europea e Regno Unito trovano spazio oltre ai temi commerciali anche i temi del diritto del lavoro . Non potrebbe essere diversamente visto l'alto numero di cittadini europei che lavorano in Gran Bretagna sia a breve che a lungo termine e anche il numero decisamente inferiore di britannici che lavorano nel continente.
Per prima cosa va evidenziato che è stata siglata una clausola di “non regresso” per cui i diritti dei lavoratori già residenti per entrambe le parti resteranno invariati e analoghe rispetto al momento del 31.12.2020
Vediamo di seguito le modalità operative di soggiorno sia per i cittadini europei che inglesi,
Soggiorni in UK di breve periodo senza visto:
- I britannici possono soggiornare nei paesi europei senza visto per un massimo di 180 giorni
- i cittadini europei possono soggiornare nel Regno Unito senza visto fino ad un massimo di 6 mesi.
Per esercitare attività lavorative sporadiche non è previsto il visto nei seguenti casi
- partecipazione a “riunioni o conferenze, o a consultazioni con soci in affari”; -
- svolgimento di ricerche di carattere tecnico, scientifico e statistico “ricerche di mercato”;
- la partecipazione a seminari di formazione;
- a partecipazione a fiere ed esposizioni “a fini di promozione della società per cui si lavora
- svolgimento di trattative nell’ambito della vendita di servizi o merci,
Cittadini europei già residenti nel Regno Unito al 31 dicembre 2020 :
I Cittadini di pesi membri della EU che già vivevano e lavoravano in Uk possono continuare a risiedere legalmente nel suo territorio e lavorare chiedendo l'applicazione dello EU settlement scheme entro il 30 giugno 2021 in modo da ottenere, in alternativa:
- Lo status di residenza permanente "settled status” se hanno risieduto nel Regno Unito per un periodo continuativo di 5 anni; tale permesso ha durata illimitata e dopo un anno possono chiedere la cittadinanza, oppure
- lo status di residenza provvisoria “pre-settled status" se non hanno 5 anni di residenza continuativa nel Regno Unito. Tale status ha durata di 5 anni , entro i quali se intendono prolungare il soggiorno devono richiedere la residenza permanente .La residenza provvisoria si perde in caso di assenza dal Regno Unito per 2 anni continuativi.
Cittadini europei non residenti nel Regno Unito al 31 Dicembre 2020
per trasferirsi nel Regno unito devono chiedere il Visto per lavoratori specializzati (“Skilled Worker Visa”),che si basa su un sistema a punti; per il visto servono almeno 70 punti che si ottengono con i seguenti requisiti:
- avere un’offerta di lavoro per mansioni qualificate, ossia per mansioni che richiedano un diploma di maturita = 40 punti
- conoscere la lingua inglese =10 punti
- retribuzione almeno pari al minimo (di norma £ 25.600)= 20 punti;
- possesso di qualificazioni elevate = 10 punti;
- tipo di lavoro di cui il Regno Unito è carente = 20 punti.
Inoltre è richiesto il versamento di una tassa variabile da £ 610 alle £ 1.408.
Lavoratori frontalieri UK-EU
I lavoratori europei residenti al di fuori del Regno Unito che già lavoravano in UK prima del 31 dicembre 2020 almeno una volta ogni 12 mesi , possono chiedere un permesso per lavoratori frontalieri che da diritto anche all’assistenza del Servizio sanitario nazionale britannico
Cittadini britannici in Italia
Analogamente al Eu settlement scheme Il Governo italiano prevede
"Carta di soggiorno" per i cittadini britannici che già risiedevano legalmente in Italia al 31 dicembre 2020 ed i loro familiari con ha una validità di 5 anni se il cittadino britannico è residente da meno di 5 anni continuativi.
“carta di soggiorno permanente” con validità 10 anni per chi ha risieduto legalmente n Italia per piu di 5 anni senza interrruzioni
La domanda deve essere presentata alla Questura competente in base al luogo di residenza Serve quindi un certificato che attesti la residenza anagrafica al 31 dicembre 2020. Maggiori informazioni sono reperibili nel Vademecum per i cittadini britannici pubblicato dal Ministero dell'interno italiano.