E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2020 il decreto legge correttivo della legge di bilancio 2021 in materia di riduzione del cuneo fiscale.
Si tratta in particolare della ulteriore detrazione spettante per i redditi da lavoro dipendente tra i 28mila e i 40mila euro con importo variabile (minore all’aumentare del reddito) in vigore dal 1° gennaio 2021.C'e stata qualche polemica in merito per le critiche dell'opposizione sull'errore nel testo della legge che aveva addirittura messo in pericolo l'approvazione della legge nei tempi previsti.
La norma dell' articolo 1, comma 8, della legge 178 2020 infatti per un errore materiale non citava la proroga, anche per il 2021, dello sconto sul cuneo fiscale che era stata introdotta a luglio 2020. E' stata quindi sostituita dalla nuova formulazione contenuta nel Dl 182/2020.
La detrazione ulteriore per i redditi fra 28mila e 40mila euro comunque non entra a regime, cioè non diventa stabile in quanto, come specifica il comma 8 si è in attesa di una revisione complessiva del sistema di imposizione fiscale per cui la normativa dovrebbe cambiare nuovamente nel 2022.
Si ricorda in proposito che il taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente iniziato con il Bonus Renzi da 80 euro del 2016, e confermato attualmente, per tutto il 2021, prevede quindi:
- il trattamento integrativo (ex "bonus Renzi") elevato a 100 euro per il redditi fino a 28mila euro (già stabilizzato dal DL 3/2020) e
- la detrazione fiscale (calcolata come descritto sopra), che produce un innalzamento del netto in busta paga di importo pari a 100 euro per i redditi a partire dai 28mila euro a calare fino a zero per redditi pari a 40 mila euro.(possono esserci lievi differenze sulla base delle specifiche previsioni dei contratti collettivi di riferimento)
Si vedano maggiori dettagli nell'articolo "Riduzione del cuneo fiscale: a chi spetta e quanto" .