L'INPS ha pubblicato il messaggio 4559 del 3 dicembre 2020, in cui informa che è sono in arrivo gli avvisi di anomalia che permetteranno di rettificare le dichiarazioni liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata. E' stata svolta infatti una analisi dei dati della contribuzione dovuta con un raffronto sui Redditi dell'anno di imposta 2017 sulla base dei dati forniti dagli uffici del Fisco
L' istituto specifica che l'analisi ha avuto ad oggetto i dati indicati dai contribuenti nel quadro RR sez. II della dichiarazione dei redditi. Tale sezione è compilata dai lavoratori che svolgono attività di lavoro autonomo e sono tenuti ai versamenti dei contributi INPS i professionisti non iscritti alle Casse previdenziali autonome o coloro che coloro che, pur iscritti ad albi, non sono tenuti al versamento del contributo soggettivo presso la Cassa di appartenenza, o che hanno esercitato eventuali facoltà di non versamento e/o iscrizione, in base alle previsioni degli statuti o dei regolamenti delle predette Casse.
L'istituto ricorda anche si può verificare che, per lo stesso contribuente, obbligato come soggetto autonomo alla contribuzione alla Gestione separata quale libero professionista, sia dovuta anche la contribuzione nella medesima Gestione separata quale Parasubordinato; oppure che il contribuente sia tenuto al versamento della contribuzione previdenziale per una frazione dell'anno solare alla Gestione separata e per il restanti periodi dell'anno ad altra Cassa professionale autonoma.
Per questo nel quadro RR, sezione II, della dichiarazione dei redditi il contribuente deve indicare, con specifici codici, i redditi che concorrono a determinare la base imponibile previdenziale sulla quale si calcola la contribuzione.
L'Istituto per quantificare l'importo della contribuzione effettivamente dovuta e procedere all'accredito sulla posizione previdenziale ha effettuato i controlli che hanno evidenziato errori comuni di compilazione all'interno della dichiarazione dei redditi da parte dei contribuenti che:
• non permettono la corretta determinazione della base imponibile previdenziale;
• non consentono la determinazione della misura della contribuzione da accreditare su estratto contributivo.
Per evitare eventuali contestazioni con aggravio di somme aggiuntive, e prevenire contestazioni l'Istituto ha predisposto l'invio di comunicazione di anomalia nella quale sono evidenziati i dati non corretti .
Tale comunicazione permette :
- • di segnalare la presenza di eventuali dati non congruenti con la posizione del contribuente (ad esempio reddito di impresa e compilazione quadro RR sez. II);
- • di evidenziare la mancata presenza di contribuzione presso altra Gestione/Cassa (ad esempio la presenza di reddito con codice 5 - reddito soggetto ad altra Cassa e assenza di versamenti presso la Gestione/Cassa);
- • di rilevare eventuali incongruenze tra la natura del reddito dichiarato e la compilazione del quadro RR (ad esempio redditi diversi e contribuzione versata e dichiarata nella sezione previdenziale relativa alla Gestione separata).
L'istituto avvisa quindi che il contribuente, che riceve l'avviso ha possibilità di:
- rettificare la dichiarazione dei redditi presentata;
- individuare correttamente la gestione previdenziale e assicurativa (ad esempio in caso di produzione reddito di impresa);
- ricalcolare la contribuzione dovuta e anticipare l'eventuale regolarizzazione spontanea o d'ufficio;
- rettificare eventuali successive dichiarazioni dei redditi nelle quali sono stati effettuati gli stessi errori.