La prima bozza di legge di bilancio 2021 è stata approvata sabato scorso dal Governo con varie misure di salvaguardia per l'economia e i lavoratori
Nel documento si profila una nuova proroga della cassa integrazione assegno ordinari FIS per almeno 9 settimane ( ma potrebbero arrivare a 18) nel 2021.
Resta confermato il meccanismo di contribuzione dei datori di lavoro rapportata alle perdite registrate rispetto al 2019 , già utilizzato dal Decreto agosto
La cassa integrazione resterà quindi gratuita per chi ha perso almeno il 20% di fatturato, mentre costerà ancora ai datori di lavoro:
- il 9% delle retribuzioni interessate per chi ha perso fino al 20% di fatturato e
- il 18 % delle retribuzioni interessate per chi non ha subito alcun calo di fatturato.
Si profilano due vie per la realizzazione, che non sarà affidata solo nella legge di bilancio. Diversamente da quanto emerso nei giorni scorsi, anche a seguito dei tavoli di confronto di sabato tra il ministro del lavoro Catalfo e le principali organizzazioni sindacali, che chiesto di agire velocemente , dovrebbe a breve vedere la luce un decreto interministeriale Lavoro - Economia per la proroga fino a fine anno della CIG già in vigore.
Ciò assicurerebbe la copertura alle aziende che hanno utilizzato quasi tutte le 18 settimane ( potrebbero essere esaurite già a metà novembre per chi ha utilizzato le settimane ininterrottamente dal 13 luglio )
Con la legge di bilancio 2021 si provvederebbe invece a finanziare altre settimane di ammortizzatori sociali per i primi mesi del 2021, probabilmente fino a marzo almeno.
Per questo capitolo è prevista una spesa di almeno 5 miliardi che comprenderanno quanto eventualmente non utilizzato a fine anno.
Attualmente collegato all'utilizzo della cassa integrazione c'è il blocco dei licenziamenti individuali per motivi economici e collettivi, che con il decreto agosto è stato appunto delimitato alle aziende che utilizzano gli ammortizzatori sociali. Cio significa che prima di fine anno, al termine della fruizione dei periodi di cassa integrazione i datori di lavoro potrebbero iniziare a licenziare .
Sempre nell'incontro di sabato scorso le organizzazioni sindacali hanno chiesto la proroga del blocco fino alla fine dell'emergenza mentre Confidustria minaccia ricorsi sottilineando i rischi di incostituzionalità di un blocco cosi prolungato ( iniziato ricordiamo a marzo 2020).
il Governo sembra quindi intenzionato ad alleggerire ancora la norma esistente e ha proposto alle parti di mantenere il blocco solo per i licenziamenti collettivi consentendo i licenziamenti lindividuali economici esclusivamente con la garanzia di misure di reinserimento lavorativo per i lavoratori interessati . Un nuovo incontro con CGIL CISL e UIL è in programma per domani 21 ottobre.