È previsto per questa mattina alle ore 11, posticipato da ieri, il prossimo consiglio dei ministri per l’approvazione del nuovo DPCM di ottobre.
Secondo quanto già anticipato ieri dal Ministro Speranza in Parlamento e secondo la bozza del decreto in circolazione, sarà prevista una proroga dal 15 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021 dello stato di emergenza.
Il ministro ha riferito parte del contenuto del nuovo decreto atteso nelle prossime ore.
Dopo una breve introduzione sui dati europei relativi ai contagi covid, il ministro ha dichiarato che occorre ripristinare misure di sicurezza adeguate per non abbassare l’allerta.
Secondo i dati concreti e ufficiali diffusi dall’Agenzia Europea per il controllo delle malattie Francia e Gran Bretagna hanno riscontrato in un solo giorno circa 15.000 casi di contagio da covid.
In alcune capitali europee si prendono provvedimenti restrittivi vicini a ipotesi di lock down, Parigi dispone ad esempio la chiusura dei locali pubblici.
Dice il Ministro che ci sarà bisogno nelle prossime ore di ripristinare la massima condivisione tra Stato e Regioni, l’Italia, secondo i numeri certificati dall’Agenzia Europea per il controllo delle malattie, ha un vantaggio rispetto agli altri paesi e non deve perderlo vanificando gli sforzi fatti in questi mesi.
Dentro il nuovo DPCM per quanto riferito da Speranza, saranno contenute tre regole fondamentali:
- utilizzo corretto delle mascherine, strumento essenziale per contrastare il covid, si valuta l’estensione dell’obbligo dell’utilizzo delle mascherine anche all’aperto in maniera continuativa.
- distanziamento di almeno un metro e divieto di assembramenti, norme già vigenti ma occorre renderle più esecutive possibile. Aumentare perciò il livello di controlli
- rispetto delle fondamentali norme igieniche
Su queste tre regole essenziali condivise con tutta la comunità scientifica mondiale per provare a contrastare il virus si baserà il nuovo decreto.
Rispettare queste norme significa tenere sotto controlla la curva del contagio in modo da non mettere sotto stress il sistema sanitario nazionale, perché solo vincendo la battaglia sanitaria si può vincere anche quella economica.
Il Ministro Speranza ha dichiarato che la battaglia sanitaria è la premessa per la sfida economica che ci attende per il rilancio del paese.