Il giorno 16 settembre si è riunita a Roma una commissione di esperti presieduta da Massimo Miani presidente del CNDCEC e coordinata da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani che, nelle prossime settimane, studierà una proposta di riforma riguardante i seguenti punti:
- la revisione dell’IRPEF e delle relative addizionali e dei regimi di tassazione sostitutiva
- l’abolizione dell’IRAP
- l’introduzione del criterio di “pura cassa” per la determinazione del reddito delle piccole attività produttive,
- la semplificazione degli adempimenti tributari e la razionalizzazione normativa
Questi i temi centrali così come indicati anche sul sito internet del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
La commissione annovera tra i componenti esperti di rilievo quali:
Angelo Contrino (ordinario presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università Bocconi), Giuseppe Corasaniti (Professore diritto tributario Università di Brescia), Maurizio Leo (professore ordinario di diritto tributario della Scuola Nazionale dell’Amministrazione – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Pasquale Saggese (coordinatore area fiscalità Fondazione nazionale commercialisti) e Enrico Zanetti (commercialista, ex Viceministro dell’Economia). Ai lavori parteciperanno anche i due Consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal e Tommaso di Nardo (coordinatore dell’area economico-statistica della Fondazione nazionale commercialisti).
La Commissione ha il compito di studiare e scrivere una proposta di riforma, che dovrebbe essere pronta in tempi abbastanza rapidi, da sottoporre poi al Governo.
Il presidente Massimo Miani assicura che sarà concepita nell’interesse nazionale e non certo in un’ottica corporativa.
“La riforma fiscale sarà nei prossimi mesi uno dei temi centrali del dibattito pubblico del nostro Paese, da cui dipenderà il futuro dell’economia e la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Per le loro competenze i commercialisti non potranno che essere protagonisti di questo passaggio. Per questo motivo chiediamo da tempo con forza alla politica di essere ascoltati. Il punto di vista di chi quotidianamente si occupa di fisco, al fianco di aziende e cittadini contribuenti, non può essere ignorato”