E' giunto in Parlamento in questi giorni un nuovo disegno di legge intitolato “Tutele delle lavoratrici e dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps”, a firma del Presidente del CNEL , Tiziano Treu e da Gaetano Stella presidente di Confprofessioni e della “Consulta per il lavoro autonomo e le professioni” del CNEL .
L'obiettivo è quelle di dare ai lavoratori autonomi un sistema di protezione e ammortizzatori sociali, che si avvicinino a quelli previsti per il lavoro dipendente .
Il contesto di evoluzione velocissima dei sistemi produttivi ha prodotto in particolare in italia una crescita dal lavoro autonomo e professionale in Italia in particolare dei professionisti che sono passati in Europa dai 4 milioni e 800 mila del 2009, agli oltre 5 milioni e 700 mila del 2018 mentre in Italia il numero dei lavoratori autonomi e professionisti è di 1 milione e 430 mila unità nel 2018 rispetto a 1 milione e 148 mila unità nel 2009.
L'emergenza COVID che stiamo vivendo ha evidenziato in maniera plastica il divario tra la protezione sociale e di welfare per i dipendenti (con l'erogazione di oltre 11 miliardi in cassa integrazione ) rispetto a quella per gli autonomi. L'ormai quasi dimenticato Jobs act degli autonomi (legge 81 2017) è rimasto in buona parte inattuato.
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Tiziano Treu nell'assemblea di approvazione ha evidenziato la necessita comunque di non fermarsi a semplice erogazione di prestazioni economiche, ma di cercare anche di sostenere i lavoratori che si trovano in difficolta con un sistema di reinserimento lavorativo .
Vediamo qualche dettaglio in piu del nuovo progetto di legge . Si prevedono:
- · un incremento dell’indennità di maternità e paternità per i professionisti lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS;
- · una contribuzione figurativa per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che abbiano contratto malattie di particolare gravità, che prevedano lunghe interruzioni dell’attività lavorativa,
- · l’introduzione di un ammortizzatore sociale generale (un'indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa - ISCRO) finanziato dalla gestione separata INPS, per la salvaguardia dei professionisti iscritti in caso di flessione dell’attività economica.
L’ISCRO sarebbe destinato ai professionisti lavoratori autonomi che abbiano subito una decurtazione reddituale pari o superiore al 50% della media dei redditi conseguiti nei 3 anni precedenti, con reddito dichiarato nell’anno precedente inferiore a 8.145 euro. Riguarderebbe gli iscritti alla Gestione separata da almeno 3 anni con partita IVA attiva.
ISCRO, potrà essere concessa fino a 3 volte allo stesso lavoratore purche distanza di almeno 5 anni una dallì'altra Il valore dell’ISCRO spettante al lavoratore è pari al 50% della differenza tra la media reddituale dei 3 anni precedenti a quello in cui si è verificata la decurtazione reddituale e il reddito dell’anno precedente a quello in cui è presentata la domanda. L’importo onnicomprensivo dell’indennità non può in ogni caso superare i 6.516 euro, non concorre alla formazione del reddito ed è esente da prelievi fiscali e contributivi.
Da notare che la proposta di legge ò non comporta oneri finanziari aggiuntivi diretti o indiretti a carico della finanza pubblica quindi non è chiaro come si ptrà provvedere a queste nuove erogazioni economiche
Vero è che il nuovo programma europeo SURE, Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency, prevede interventi per la protezione del lavoro autonomo e potrebbe essere fattibile inserire questo nuovo DDL tra i progetti da finanziare con questi fondi europei.