Anche i liberi professionisti iscritti sia alle casse private che all’Inps hanno diritto all’indennità relativa al mese di marzo finanziata dal Fondo Reddito Ultima istanza (Decreto Cura Italia 18 2020). Lo afferma il Ministero del lavoro rispondendo , sulla base del parere dell’ufficio legislativo , ad un interpello presentato dalla Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti CNPADC.
Si tratta, ricordiamo dell’indennità di 600 euro prevista per i professionisti iscritti alle casse previdenziali degli ordini professionali dal decreto Cura italia del 18 marzo 2020 (art. 44 Fondo per il Reddito di ultima istanza - da non confondere con le indennità pe professionisti e autonomi a carico dell'INPS)
Per l'accesso alla agevolazione il successivo decreto 23 2020 dal 9 aprile aveva introdotto un requisito ulteriore (rispetto alla norma istitutiva ) che chiedeva l’ assenza di iscrizione contestuale alla gestione separata INPS, molto comune per molti liberi professionisti. Tale requisito era stato successivamente abrogato ma erano rimaste in sospeso molte istanze giunte alle Casse incaricate dal Governo a gestire le istanze e i pagamenti .
La risposta positiva del ministero precisa ora che potranno ottenere i 600 euro di marzo tutti coloro che hanno presentato domanda sia prima dell’introduzione del requisito di esclusività, sia nel periodo tra l’introduzione e l’abrogazione, avvenuta con il decreto Rilancio il 19 maggio 2020, datate quindi dal 18 marzo al 19 maggio 2020.
Il presidente della CNDPADC Anedda ha espresso soddisfazione per la risoluzione positiva della anche perche la cnpadc aveva portato avanti la richiesta di chiarimenti presso il Ministero anche a nome dei professionisti afferenti ad altre casse private. Complessivamente i soggetti che hanno richiesto il bonus 600 euro solo per il mese di marzo sono stati piu di 28mila .
Tutti i dettagli sul bonus professionisti nell'articolo :"Bonus 600 euro professionisti con casse previdenziali".