Sembra che il Ministero del lavoro stia preparando un nuovo decreto in materia di lavoro che porterà addirittura ulteriori 18 settimane di cassa integrazione da usufruire entro il 31 dicembre prossimo (quindi utilizzabili anche prima del termine previsto per le precedenti, fissato al 31 ottobre) .
Ne aveva già parlato la sottosegretaria al Lavoro Puglisi qualche giorno fa e lo ha ribadito ieri a margine della riunione di insediamento di una commissione di esperti che dovrà studiare una riforma complessiva degli anmmortizzatori sociali, alla presenza anche della Ministra del Lavoro Catalfo.
Quasi certo il fatto che la nuova cassa integrazione non sarà pioggia ma riservata forse ai settori maggiormente colpiti oppure con specifici requisiti di calo di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto al 2019 . Su questo punto i tecnici stanno lavorando.
Il decreto, che potrebbe essere presentato in consiglio dei ministrtri la prossima settimana, dovrebbe contenere anche:
- un rinnovo del blocco dei licenziamenti , che perora si ferma a 17 agosto) almeno per i casi di fallimento, cessazioni dell’attività produttiva, e di accordo sindacale per un’uscitaconsensuali
- una proroga della possibilità di deroga all'obbligo di causali per i contratti a tempo determinato
Nei giorni scorsi Inps ha reso noti intanto alcuni dati sui trattamenti di integrazione salariale Covid-19 erogate direttamente dall’INPS fino alla data del 7 luglio:
- Il numero di casse integrazioni pagate è di circa 7,3 milioni, su un totale di circa 7,6 milioni.
- Il numero di lavoratori che non ha mai ricevuto almeno un pagamento, sulle domande presentate entro il 31 maggio, è 9.850.
- Sulla base di domande presentate dopo il 31 maggio, sono ancora in attesa 165.576 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento riferito a integrazioni mensili di periodi precedenti (sr41 ricevuti fino al 31 maggio).
- I lavoratori che non hanno ricevuto almeno un pagamento al 7 luglio sono 89.004, per la maggior parte però (79.154) sono domande ricevute a giugno. In totale, in termini di beneficiari si tratta di 3.031.495 pagati su 3.120.499 di lavoratori.
- Su 1.334.905 domande presentate al 31 maggio, sono giacenti 22.965 non autorizzate a causa di interlocuzione con aziende, ovvero l’1,8% di giacenze contro un autorizzato del 98,2%; le domande totali presentate al 9 luglio sono 1.570.042; le domande autorizzate sono 1.380.700, pari al 92,6% delle domande regolari; sono ancora da definire e in corso di accertamento 109.853 domande, la maggior parte delle quali presentate quindi a giugno e a luglio.