La nota di 20 pagine di ieri 29 giugno 2020 intitolata Semplificazioni del sistema Italia distribuita da Palazzo Chigi alle forze di maggioranza parla di semplificazione e innovazione per il nostro paese.
La riforma contenuta in un documento ancora riservato riguarderà, stando alla nota in oggetto, vari ambiti, sintetizzati per Titoli dal I al IV.
È bene evidenziare che tra le principali novità ve ne sono alcune per il settore delle opere pubbliche con l'introduzione di un regime eccezionale fino al 31 luglio 2021.
All’art 1 del Titolo I Capo I della nota si parla di Procedure per l’incentivazione degli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale in relazione all’aggiudicazione dei contratti pubblici sotto soglia.
Nel dettaglio in merito alle procedure di aggiudicazione di questa tipologia di contratti la norma transitoria con efficacia limitata alle procedure avviate fino al 31 luglio 2021 prevede solo due modalità di affidamento:
- affidamento diretto o in amministrazione diretta per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro
- l’applicabilità della procedura negoziata senza bando con consultazione di almeno cinque operatori per tutte le altre procedure, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti con individuazione degli operatori in base a indagini di mercato o elenchi di operatori economici.
Si noti che la normativa vigente e non transitoria prevede invece 5 procedure in base a soglie e tipologie di contratti da stipulare (lavori, servizi e forniture):
- fino a 40.000 mila euro, affidamento diretto;
- tra 40.000 mila euro e 150.000 euro per lavori o fino alle soglie comunitarie per servizi e forniture, mediante affidamento diretto previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori;
- per lavori tra 150.000 e 350.000 mediante una procedura negoziata, previa consultazione di almeno 10 operatori economici;
- per lavori tra 350.000 e 1 milione di euro mediante la procedura negoziata previa consultazione di almeno quindici operatori;
- per lavori tra 1 milione di euro e le soglie comunitarie mediante procedura aperta
Altra importante novità contenuta nel documento in bozza all'art 38 Titolo IV Capo II riguarda la VIA, Valutazione di impatto ambientale e la fissazione di nuovi termini con lo scopo di velocizzarne le procedure.
Ricordiamo che la VIA è la Valutazione di Impatto Ambientale con lo scopo di individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti sull’ambiente, sulla salute e benessere umano di determinati progetti pubblici o privati, nonché di identificare le misure atte a prevenire, eliminare o rendere minimi gli impatti negativi sull’ambiente, prima che questi si verifichino effettivamente.
L’attuale normativa prevede tempi di durata molto lunghi, fino a 10 anni per il completamento della procedura che con le novità in discussione si intenderebbe notevolmente a ridurre.
Le novità contenute nella bozza del DL Semplificazione del sitema Italia proposte per velocizzare la procedura sono le seguenti:
- previsione dell’obbligo di presentazione dall’avvio del procedimento da parte del proponente del progetto definitivo al posto degli attuali elaborati progettuali,
- riduzione dei termini attualmente previsti dal D.lgs. 152/2006 in capo all’Amministrazione,
- esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia nella conclusione del procedimento. Il titolare del potere sostitutivo deve provvedere all’adozione del provvedimento entro un termine prefissato,
- parallelizzazione dell’intero procedimento di VIA e della relativa Conferenza di servizi in modo tale da ridurre, sensibilmente, la durata di un procedimento che attualmente prevede due fasi consequenziali,
- creazione di una procedura speciale accelerata (fast-track) dedicata all’espletamento delle procedure VIA delle opere ricomprese nel Programma Nazionale Integrato Energia e Clima.
Tali procedure sarebbero affidate all’istruttoria di una Commissione speciale composta da dipendenti pubblici.