Giovedì 25 giugno la Camera ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 (c.d. “decreto Giustizia”), riguardante la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, le misure in materia di ordinamento penitenziario, nonché le disposizioni di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e le misure urgenti per l'introduzione del sistema di allerta Covid-19.
Pur essendo in attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, grazie al voto di fiducia della Camera, segnaliamo tra le altre novità la ripartenza dei tribunali a partire da mercoledì prossimo.
Viene infatti abrogata la previsione che estendeva fino al 31 luglio le disposizioni di emergenza sul processo civile per tornare invece alla vecchia formulazione che prevedeva che queste misure avessero effetto solo fino al 30 giugno. Si specifica inoltre che i provvedimenti già adottati sono fatti salvi.
Nel mese di luglio pertanto, le udienze dovrebbero tenersi in forma “fisica”, ma se era già stato adottato un provvedimento di fissazione in forma cartolare o in forma telematica, allora rimane fermo il provvedimento che prevedeva la trattazione in questa forma.
La fase emergenziale che aveva introdotto lo svolgimento delle udienze “da remoto” e una serie di misure di digitalizzazione dei procedimenti sembra quindi subire una battuta di arresto in via anticipata.
Ma le polemiche sono già sorte e c'è chi parla di "ripartenza virtuale" sottolineando le difficoltà organizzative legate anche alle norme di distanziamento sociale che continuano ad impattare l'organizzazione dei Tribunali e delle Cancellerie, rendendo di fatto difficilmente attuabile l'imminente ripartenza annunciata.
Per quanto riguarda la giustizia penale invece, segnaliamo:
- il rinvio al 1° settembre dell’entrata in vigore della nuova disciplina delle intercettazioni;
- in materia di ordinamento penitenziario e misure alternative al carcere, vi è una stretta sulla concessione della detenzione domiciliare, dei permessi e del differimento della pena per ragioni di salute, soprattutto nel caso di reati di criminalità organizzata;
- con riferimento ai casi di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari per motivi legati all'emergenza sanitaria da COVID-19 vengono adottate misure restrittive;
- viene previsto l'utilizzo di droni dalla polizia penitenziaria per rafforzare vigilanza e la sicurezza.
Infine facciamo presente che, per quanto riguarda la disciplina della cd. "App Immuni", viene confermata l'introduzione del sistema di tracciamento dei contatti e dei contagi per prevenire la diffusione del Covid-19 e vengono dettate le linee guida per il funzionamento dello stesso (nell’ attesa che venga emanato un decreto ministeriale nonché un parere positivo del Garante Privacy).