Con il probabile calo dell'occupazione e l'esaurimento in autunno degli ammortizzatori sociali potrebbe verificarsi un incremento delle richieste di pensionamento anticipato anche se con assegni decurtati; questo potrebbe mettere in crisi l'INPS . La previsione, come di consueto documentata da dati precisi, viene dal centro Studi Itinerari previdenziali , diretto dal Prof A. Brambilla, esperto in materia pensionistica, che in alcune occasioni è stato anche consigliere governativo.
Negli atti di un convegno virtuale tenutosi la scorsa settimana con esperti di altri paesi europei viene ricordato come negli ultimi anni molti provvedimenti (Quota 100, le salvaguardie per gli esodati delle riforma Fornero , APE sociale, opzione donna e agevolazioni per i lavoratori precoci ) hanno dato la possibilità di andare in pensione anticipatamente rispetto alla pensione di vecchiaia - a piu di 340 mila lavoratori, per un costo stimato intorno ai 30 miliardi di euro.
Ad oggi il sistema di protezione sociale si è dimostrato comunque solido e sostenibile. Questi i dati del 2018 :
- rapporto attivi/pensionati :1,45 attivi per ogni pensionato
- tasso di occupazione totale 58,5% pari a 23 milioni e 215mila attivi
- numero di pensionati il più basso di sempre (16 milioni e 4mila).
Nel 2019 con Quota 100 opzione donna, APE sociale, anticipazioni per i lavoratori precoci sono state concesse 264.765 pensioni (oltre a 107mila anticipi di tre mesi), portando il numero di pensionati a circa 16 milioni 250mila.
L’anticipo medio effettivo è di poco più di 24 mesi, il che significa un riassorbimento e un ritorno a un rapporto positivo in circa 2 anni.
Il tasso di occupazione globale : 59,2% (nuovo record).
La pandemia del 2020 ora rivoluziona le prospettive: si pensava che le richieste di pensionamento con Quota 100 e Opzione donna sarebbero andate in calo mentre inveitabilmente molti lavoratori rimasti senza lavoro dovranno richiedere la pensione anche se come noto queste opzioni danno un assegno leggermente ribassato rispetto a quello che si avrebbe con la pensione di vecchiaia in quanto contano su un numero di nore di acontributi e sul calcolo con sistema interamente contributiv (Opzione donna) :
Si prevede un aumento dei pensionati di circa 160mila unità e con un anticipo medio di oltre tre anni.
L'occupazione contemporaneamente potrebbe scendere sotto i 23 milioni, con un rapporto attivi pensionati al di sotto dell’1,4 con una riduzione delle entrate contributive pari a circa 11 miliardi. "Se nella crisi del 2008 con una perdita di PIL di 7 punti ci fu una riduzione di 378.000 occupati, nel 2020 si potrebbe arrivare a quasi 600.000 unità. " affermano Brambila e Nigro . Anche le stime di Bankitalia prevedono addirittura il rischio di perdere quest’anno tra 900mila e 1,2 milioni di posti di lavoro (nello scenario più negativo). E i dati Istat riferiti al primo trimestre dell’anno hanno già rilevato una diminuzione di 101mila occupati rispetto al trimestre precedente.
La spesa previdenziale potrebbe raggiungere circa 240 miliardi rispetto ai circa 225 del 2018 e ai 230 del 2019, con un disavanzo di circa 41 miliardi per l'INPS.
La proposta deli esperti interpellati è di "mettere le aziende in condizione di lavorare" allentando anche " la burocrazia del protocollo di sicurezza" e cancellando la responsabilità civile e penale delle imprese se un dipendente si ammala di COVID-19. Inoltre si suggerisce un piano di ammodernamento di ospedali, carceri e servizi sanitari utilizzando i 36 miliardi dal MES e altre risorse pubbliche fino a 100 miliardi di euro.