Nella conversione in legge del Decreto Liquidità due nuovi articoli si occupano specificamente del sostegno alle imprese della pesca e dell'acquacoltura in questo momento di difficolta economica dovuta all'emergenza sanitaria COVID-19. In particolare :
- con l'art 1 ter si disponde che le procedure di erogazione delle indennità per le giornate di arresto temporaneo obbligatorio della pesca, siano concluse nei termini seguenti:
- entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (7 giugno 2020) per gli anni 2017 e 2018,
- entro 90 giorni dalla medesima data, per l'anno 2019.
Si prevede inoltre per i soggetti ammessi in graduatoria a seguito delle verifiche operate dall'amministrazione , il diritto di ricevere la liquidazione dell'aiuto mediante ricorso al sistema bancario, con spese a carico dei beneficiari.
Per quanto riguarda invece le indennità per le giornate di sospensione delle attività di pesca a causa dell'emergenza sanitaria derivante dal COVID-19 per l'annualità 2020 dovranno essere erogate entro 60 giorni dalla data di presentazione delle domande delle procedure di erogazione.
La norma trova esclusiva copertura nelle risorse europee e di cofinanziamento del PO FEAMP 2014/2020.
La Relazione tecnica del Governo precisa in proposito che i fondi per gli anni 2017 2018 sono già stati trasferiti nella disponibilità delle Capitanerie di porto mentre per il 2019 non è stata del tutto completata l'attività di verifica delle istanze .
- Con l'Art 14 bis, invece, per assicurare la continuità delle azioni previste nel settore ittico nel periodo di emergenza da COVID-19, si provvede a prorogare fino al 31 dicembre 2021 i tempi per l’attuazione delle misure previste dal Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019 già prorogato al 31 dicembre 2020 dalla legge n. 160 del 2019.
Il Programma nazionale fornisce gli strumenti che servono ad attuare le politiche necessarie per lo sviluppo del settore, tra le quali le misure del FEAMP (il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) indirizzate alla tutela del reddito dei pescatori e alla salvaguardia delle risorse marine. Gli interventi mirano anche alla tutela della concorrenza e competitività del settore dell'acquacoltura.