L’emergenza sanitaria da covid 19 ha reso necessari durante la fase 1 provvedimenti di protezione che hanno limitato a bambini e ragazzi la possibilità di movimento al di fuori del contesto familiare.
In particolare, la sospensione di tutte le attività educative e scolastiche in presenza, ha limitato drasticamente l’opportunità di svolgere esperienze al di fuori del contesto della casa con innegabili ripercussioni sulla salute generale dei più giovani e su diritti fondamentali come il diritto all’incontro sociale fra pari, o il diritto al gioco e all’educazione.
Al fine di riprendere prima possibile l’esercizio di tali diritti pur nel rispetto delle norme di prevenzione anti covid ancora in vigore, le “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”. previste dal protocollo Governo Regioni sono state aggiornate inserendo la scheda riguardante i “SERVIZI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”
Per il dettaglio di quanto ha previsto il PDCM del 17 maggio pubblicato in Gazzetta Ufficiale serie generale n 126, per il passaggio alla fase 2, con minori restrizioni, si legga l’articolo “Fase 2: diritto alla socialità e al gioco per i bambini”
Si precisa che le presenti indicazioni per "SERVIZI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA”si applicano a tutte le opportunità organizzate di socialità e gioco, a carattere diurno, per bambini ed adolescenti.
- Predisporre per genitori, bambini e personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare. Prevedere segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori.
- Sottoscrivere un accordo tra l’ente gestore, il personale e i genitori coinvolti per il rispetto delle regole di gestione dei servizi finalizzate al contrasto della diffusione del virus.
- Dovrà essere garantita una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori eaccompagnatori.
- L’accesso alla struttura dovrà prevedere un’organizzazione anche su turni che eviti assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa.
- Prevedere la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori/accompagnatori. In caso di T>37.5 °C il soggetto dovrà essere allontanato. In caso di febbre del genitore/accompagnatore il minore non potrà accedere al servizio. È preferibile che gli accompagnatori abbiano un’età inferiore a 60 anni, a tutela della loro salute.
- Invitare il personale e i genitori all'auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.
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Prevedere un rapporto tra personale e minori di
- 1:5 per bambini da 0 a 5 anni,
- 1:7 per bambini da 6 a 11 anni
- 1:10 per ragazzi da 12 a 17 anni.
- La composizione dei gruppi di bambini deve essere il più possibile stabile nel tempo e dovranno essere evitate attività di intersezione tra gruppi diversi, mantenendo, inoltre, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori.
- Privilegiare attività che possano ridurre contatti prolungati, in particolare in ambienti chiusi, a maggior rischio di eventuale contagio. Favorire sempre, ove possibile, l’attività all’aperto.
- Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.
- La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe.
- Mettere a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita.
- I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio.
- Garantire una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti con detergente neutro e disinfezione con particolare attenzione ai servizi igienici e le superfici toccate più frequentemente.
- Per tutti gli spazi al chiuso, favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.