Il decreto Rilancio pubblicato finalmente ieri in Gazzetta Ufficiale come dl n. 34 2020, tra le numerose misure di sostegno alle imprese prevede anche una importante norma che riguarda i fondi nelle Casse dell'istituto per il Bando ISI 2019 e per altri progetti di sicurezza per il 2020.
Si tratta di una dote di 403 milioni di euro che saranno destinati a finanziare a fondo perduto le spese per la sicurezza anticontagio da Coronavirus sostenute dalle imprese, di tutte le dimensioni, per rispettare gli obblighi previsti dalle linee guida INAIL /ISS e dal Protocollo aziende sindacati del 24 aprile 2020. La misura sarà gestita da INVITALIA.
Il Bando ISI 2019 quindi contemporaneamente viene revocato dallo stesso art. 95
Potranno rientrare nel finanziamento i costi per :
- apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, compresi i relativi costi di installazione;
- dispositivi elettronici e sensoristica per il distanziamento dei lavoratori;
- apparecchiature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori rispetto agli utenti esterni e rispetto agli addetti di aziende terze fornitrici di beni e servizi;
- dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro;
- sistemi e strumentazione per il controllo degli accessi nei luoghi di lavoro (ad esempio i rilevatori di temperatura corporea)
- dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
Tutti i dispositivi dovranno essere certificati secondo le normative vigenti in materia.
Gli importi massimi dei contributi sono fissati a:
- 15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti,
- 50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti,
- 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.
Come detto l'intervento straodinario è destinato a tutte le imprese, anche individuali, iscritte al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane ed alle imprese sociali.
La procedura sarà gestita da INVITALIA, sulla base delle indicazioni INAIL, come già successo per la dote di 50 milioni inserita nel Decreto Cura Italia di marzo, e già attivata con il Bando "Impresa sicura" . Le risorse a questo punto risultano molto piu consistenti.
La norma nel decreto Rilancio specifica che questi ulteriori fondi Inail sono incompatibili con altre agevolazioni, anche fiscali, previste per questo tipo di spese; non dovrebbero quindi essere cumulabili con il credito di imposta del 50% già previsto dal Cura Italia e ora in attesa di un decreto del Mise per l'attuazione.
Per approfondire : "Spese di sanificazione cosa prevedono i decreti CuraItalia e Liquidità".