E' stato pubblicato dall'INAIL il "Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia " che detta le regole minime per l'utilizzo delle spiagge nella prossima estate 2020, malgrado la presenza del Coronavirus.
Informazione agli utenti - Distanziamento - Protezione per tutti con mascherine e Sanificazione frequente sono i principi cardine applicabili anche al settore balneare come alle altre attività economiche .
Nel documento messo a punto da INAIL e Istituto superiore di sanità si afferma che "Le caratteristiche specifiche degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere, quali la fruizione da parte di un elevato numero di persone soprattutto nei weekend e nei mesi di alta stagione, nonché la molteplicità di attività che si possono svolgere sull’arenile (elioterapia, balneazione, ristorazione, attività ludiche e sportive, etc.) pongono particolari criticità in merito al contenimento dell’epidemia, collocando il settore della gestione degli stabilimenti balneari (codice ATECO 93.29.2) tra quelli a rischio di aggregazione medio-alto secondo la classificazione INAIL."
Vengono fornite quindi molte indicazioni tecniche specifiche che troveranno spazio legislativo nel prossimo DPCM sulla riapertura delle attivita . Si puntualizza comunque che si tratta di raccomandazioni che Comuni , imprenditori e concessionari dovranno sapere adattare alle caratteristiche specifiche delle diverse località di vacanza .
Viene anche illustrata con tabelle la distribuzione delle spiagge e degli impianti nel territorio nazionale e la loro tipologia . In Italia sono oltre 52mila le concessioni marittime, con più di 11mila stabilimenti balneari, 1.231 per campeggi, circoli sportivi e complessi turistici. Complessivamente si può stimare che oltre il 42% delle coste sabbiose è occupato da stabilimenti balneari. In alcune regioni tale percentuale è ancora più alta: 69,8% in Liguria, 67,7% in Campania, 61,8% nelle Marche, 51,7% in Toscana. Dal punto di vista fisico- geografico il 50% dei litorali italiani è caratterizzato da coste sabbiose (3.346 km), il 34% da tratti rocciosi, il 16% risulta trasformato da porti, aree industriali, banchine e insediamenti turistici.
Vediamo di seguito un riepilogo le regole principali previste nel Documento tecnico per la balneazione sia per le spiagge attrezzate che per le spiagge libere
SPIAGGE ATTREZZATE
- affissione all'ingresso di cartelli informativi sulle regole anti Covid nelle diverse lingue
- distanze minime: ombrelloni : cinque metri in verticale e di 4,5 metri in orizzontale. - lettini : 2 metri - docce: 2 metri (oppure con divisori)
- percorsi differenziati o almeno separati con divisori per entrata e uscita e area separata per il personale
- obbligo di mascherina ma non obbligo di verifica della temperatura corporea all’ingresso.
- sanificazione regolare e frequente di attrezzature e servizi igienici
- Il personale dei bagni dovra indossare mascherina e guanti e ha la responsabilita di scongiurare gli assembramenti di persone in tutte le aree dell'impianto
- utilizzo di strumenti elettronici per velocizzare i pagamenti
- vietato l'utilizzo di piscine e le attività sportive come il tennis o il beach volley
SPIAGGE LIBERE
In questo caso sono le autorità locali a doversi fare carico di :
- informazione degli utenti in diverse lingue
- controlli anti aggregazione (viene raccomandato utilizzare apposite APP per il monitoraggio)
Resta ovviamente alla responsabilità di ognuno il rispetto delle regole emanate per l'emergenza dal Ministero della salute : distanza interpersonale minima di un metro , lavaggio accurato delle mani e utilizzo di disinfettanti, uso della mascherina, divieto assoluto di assembramenti.