Continuano le trattative per il rinnovo del CCNL agroalimentare (qui il testo in vigore , scaricabile gratuitamente) e c'è già l'accordo per la prima tranche di aumenti con la maggior parte delle associazioni aderenti.
Intanto, con un avviso pubblicato sul proprio sito internet (www.fondofasa.it), il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’industria alimentare, ha comunicato la disponibilita del nuovo modulo per la richiesta di indennità giornaliera per la nuova garanzia "DIARIA COVID-19", da inviare con la documentazione necessaria, esclusivamente per posta elettronica all’indirizzo e-mail [email protected]
Intanto Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno sottoscritto lo scorso 6 maggio il primo accordo con Unionfood, Assobirra e Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici), aderenti a Federalimentare- Confindustria. Con accordo separato del 12 maggio si è aggiunta anche Mineracqua. Sono stati quindi revocati gli scioperi indetti lo scorso 21 febbraio dopo la brusca interruzione delle trattative.
Ulteriori accordi sono giunti tra il 13 e il 15 maggio con:
- Assobibe, l’associazione delle aziende del settore bevande analcoliche
- Assocarni, Assica e Unaitalia, associazioni di rappresentanza delle imprese di produzione e trasformazione del settore carni,
- Assolatte, l’associazione nazionale delle imprese del settore lattiero caseario,
- Anicav, Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali,
La trattativa continua il prossimo 22 maggio nell’ottica di una ricomposizione del tavolo nazionale unitario .
Al centro dell’intesa, ricordiamo la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni, che prevede per i circa 400 mila lavoratori del comparto ,
- un incremento salariale mensile di 21,43 euro (a parametro 137) con decorrenza 1° dicembre 2019 e
- lo slittamento al 1° gennaio 2021 del versamento del contributo a carico dei lavoratori per il finanziamento del Fasa.
A questo punto hanno firmato l’accordo 8 delle 13 associazioni di Federalimentare, ossia la maggioranza in termini di fatturato e addetti, mancano ancora ll’appello Federvini, Italmopa (mugnai), Assalzoo (alimenti zootecnici) e Assitol (olii).
Da parte sua, Federalimentare pur confermando la propria disponibilità a rinnovare il contratto nazionale di categoria, e apprezzando il senso di responsbailità dimostrato dai sindacati, aveva messo l'accento sull'emergenza – non ancora finita - che sta vivendo il paese nel quale anche l’industria alimentare sta subendo pesantissimi contraccolpi . Le stime per il 2020 sono molto negative: l’export calerà del 15% con rischi di ulteriore ribasso, le vendite interne segneranno un –16/18% in valore e un –12/14% in volume. Chiede quindi che i temi chiave del Contratto non debbano essere affrontati in modo frettoloso ed emotivo perche il radicale cambiamento in corso richiede saggezza e prudenza per capire lo scenario futuro .
La segretaria CISL Furlan ha ricordato il grande senso di responsabilità dei lavoratori del settore in questo momento di emergenza e ha chiesto che il rinnovo del contratto non sia messo in quarantena perche si tratta di un settore chiave per l'economia italiana.