In queste ore allo studio dei tecnici del Governo diverse misure per il rilancio dei vari settori economici messi in ginocchio dall'emergenza da covid 19 che ha richiesto il blocco della maggior parte delle attività produttive.
Tra le misure ce ne sono alcune per il rilancio del settore turistico, forse tra i più colpiti dal lock down e quello che necessiterà di immediati interventi concomitanti alla lenta e graduale ripresa delle attività lavorative.
In base a quanto pubblicato dal Sole 24 ore (*) l’ipotesi più accreditata è quella del rilancio del turismo attraverso aiuti diretti all’acquisto di pacchetti vacanza.
Non è cosa da poco strutturare un piano che possa prevederlo ed al momento si discute su misure incentrate sul meccanismo della detrazione fiscale.
Si tratterebbe, stando alla bozza condivisa tra i vari ministri, e perciò ancora modificabile, di una detrazione fiscale delle spese del 2020 effettuate dai contribuenti per soggiorni di almeno 3 notti in Italia.
Il beneficio fiscale legato al rilancio del turismo riguarderebbe i lavoratori dipendenti e i professionisti con un reddito compreso tra i 7.500 e i 26.000 euro.
La detrazione sarebbe secondo le attuali ipotesi da parametrare ai componenti del nucleo familiare e in dettaglio:
- 100 euro di detrazione con nessun componente familiare a carico
- 100 euro aggiuntivi per il primo componente a carico (100+100)
- 75 euro aggiuntivi per il secondo componente a carico
- 50 euro per il terzo componente a carico
Fino ad un massimo di 325 euro per tre componenti totali a carico.
L’ipotesi in discussione prevederebbe per un immediato utilizzo del bonus la possibilità che la detrazione venga applicata dal sostituto d’imposta già nel mese successivo alla presentazione della richiesta.
Si tratta comunque solo di ipotesi minate da numerose domande relative soprattuto alla propensione che gli italiani mostreranno al viaggio, nell’immediatezza dell’uscita dalla fase drastica di restrizioni vissute nell'ultimo periodo. Certo è che gli operatori del turismo attendono risposte dal Governo che dovrebbe forse intervenire non solo con l’imminente decreto aprile ma anche con un altro provvedimento successivo e più completo.
(*): articolo a cura di Carmine Fotina, pag.4 "Sole24ore" del 17 aprile 2020