Tavoli di lavoro congiunto tra Ministero della economia e Ministero dello sviluppo sono attivi per concordare il contenuto del prossimo decreto di aprile già annunciato all’atto della approvazione del Decreto Cura Italia del 17 marzo scorso.
Tra le questioni centrali, senz’altro quella di ampliare la liquidità per le imprese.
Si fanno ipotesi in merito ad un ampliamento del Fondo di Garanzia per le PMI in modo da estenderlo anche alle aziende con dipendenti da 250 a 499.
Il fondo già coperto con una disponibilità di 2,2 miliardi di euro dovrebbe essere elevato a circa 7 miliardi in modo appunto da includere una più ampia fetta del tessuto produttivo nazionale.
Grazie alla consultazione anche di esperti esterni si sta pensando, per dare ossigeno alle imprese, di prevedere finanziamenti a 15-20 anni a tasso zero e con garanzia gratuita al 100%, pari a un massimo di tre mesi di fatturato e rimborsabili fino a 100 rate a partire dal 1° gennaio 2022.
Al Mef si parla di un provvedimento denominato “Prestito condiviso” ossia un’anticipazione di liquidità a lavoratori, autonomi e imprese colpite dall’emergenza.
In particolare, si ipotizza:
- una somma di 10 mila euro a famiglia erogati dalle banche, garantiti al 100% con durata di 20 anni
- una somma si 100 mila euro ad azienda erogati dalle banche, garantiti al 100% con durata di 30 anni
Per le partite Iva un aumento del bonus da 600 a 800 euro ma accompagnati da una maggiore selettività.
Si studia inoltre:
- un assegno straordinario per i figli sotto i 14 anni,
- l’erogazione di un bonus di 160 euro al mese per nuclei con Isee sotto i 7mila euro,
- l'erogazione di un bonus di 120 euro al mese per ogni under 14 con un Isee tra i 7.000 e i 40.000 euro
- l'erogazione di un bonus di 80 euro a figlio per chi sta sopra questo limite