L'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha pubblicato la nota n. 2201 del 23 marzo 2020, nella quale ricorda che alcune attività amministrative sono escluse dall'applicazione del l' articolo 103 del DL 18/2020 (Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza), e che quindi non sono da considerare sospesi. Si tratta in particolare di:
- Contratto a tempo determinato assistito in deroga alle limitazioni di legge
- Richiesta di interdizione anticipata/post partum dal lavoro per lavoratrici madri
- Dimissioni o risoluzione consensuale per lavoratrici o lavoratori con figli fino a 3 anni
Vengono quindi chiarite le procedure alternative per queste attività in modalita che rispettino le misure di sicurezza previste dai recenti DPCM in tema di contenimento del contagio da Coronavirus. Vediamo piu in dettaglio.
1. Per quanto riguarda la domanda di deroga alla durata massima del contratto a tempo determinato ( prevista dall' art. 1 del D.L. n. 87/2018)
l’art. 103 ne dispone la sospensione sino al 15 aprile, ma trova un’evidente eccezione, nei casi in cui l’esigenza di proroga sia connessa proprio all’attuale periodo emergenziale (ad esempio nel settore sanitario o farmaceutico). Quindi dal 22 marzo 2020 per le sole attività essenziali individuate dal D.P.C.M.22.3.2020 (modificato dal DM MISE del 25.3.2020), dovrà essere inoltrata una istanza esclusivamente per PEC o per email agli indirizzi istituzionali degli Ispettorati territoriali competenti per territorio (link indirizzi).
L'ispettorato procederà alla verifica documentale in particolare sul rispetto dei termini del c.d.“stop & go”.
Inoltre sara verificata a distanza, la genuinità del consenso prestato dal lavoratore attraverso una autodichiarazione del lavoratore
Una volta definita l’istruttoria, si restituirà il modello (allegato 2) al datore di lavoro mediante PEC unitamente al contratto.
2) Richiesta di interdizione anticipata/post partum dal lavoro per lavoratrici madri addette a lavori vietati o pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino ai sensi del D.Lgs. 26/03/2001, n. 151
Posto che il possibile contagio Covid-19 ha fatto registrare un incremento delle richieste di interdizione ante o post partum, spesso sulla base di una semplice dichiarazione del medico competente e posto che per legge l'Ispettorato del lavoro può ritenere che sussistano condizioni ambientali sfavorevoli, il provvedimento di interdizione anticipata, in relazione alle sole attività di cui all’elenco allegato al D.P.C.M. 22 marzo 2020, modificato dal DM MISE del 25.3.2020 (e NON per le lavoratrici in smart working) può essere rilasciato anche in assenza di aggiornamento del DVR .
L’istanza dovrà essere inoltrata all’Ispettorato del lavoro per e-mail o per PEC e il provvedimento sarà rilasciato con le modalita descritte sopra e trasmesso al datore di lavoro tramite PEC e al lavoratore tramite e-mail o PEC.
3) Richiesta di convalida dimissioni/risoluzioni consensuali lavoratrici madri e lavoratori padri online ex art. 55 D.Lgs. 151/2001
Per questa procedura l'ispettorato richiama la nota prot. n. 2181 del 12 marzo u.s., con la quale ugualmente si è stabilito che le dimissioni in periodo “protetto” potranno essere convalidate anche “a distanza” , solo per il tempo dell'emergenza Coronavirus, con l’invio tramite PEC al datore di lavoro del provvedimento di convalida, da effettuare contestualmente alla sottoscrizione del provvedimento.
Il modello di domanda specificamente rilasciato dall'INL è disponibile in allegato.