Il Governo Conte a maggioranza giallo rossa ce la sta mettendo tutta per affrontare la pandemia del Coronaviurs, ma gli interessi da tutelare sono molti. Nell'attesa che domani 13 marzo venga approvato il decreto con le prime misure per famiglie e imprese, è abbastanza scontato che dal punto di vista economico e fiscale quest'anno non possa essere considerato un anno standard. Come riportato dal Sole24ore di oggi 12 marzo 2020 (*), anche gli indici sintetici di affidabilità fiscale che tanto hanno fatto penare professionisti e imprese lo scorso anno potrebbero subire modifiche. Le misure allo studio del Governo sono principalmente due:
- ISA "soft" per i lavoratori autonomi e per le PMI considerando l'anno 2020 come "periodo di non normale svolgimento dell'attività" e conseguente ribasso dei vari indici, a partire dal fatturato (si pensi ai vari negozi chiusi per due settimane dall'ultima stretta di ieri 11 marzo)
- limitazione nei controllli all'anno di imposta 2018: questa richiesta era stata presentata dai commercialisti già nei mesi scorsi in sede di conversione in legge del cd. Decreto Milleproroghe. Lo scopo è considerare l'anno d'imposta 2018 come sperimentale evitando così l'ingresso nella lista nera dei soggetti da controllare a coloro con ISA basso o insufficiente.
Gli scorsi giorni Confindustria e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec) hanno presentato al Governo 22 proposte (si veda l'articolo Rinvio dei termini per approvare i bilanci: le proposte al Governo) in quanto al di là delle questioni immediate, come per esempio l'IVA del 16 marzo, bisogna pensare ai riflessi in tempi più lunghi.
In merito alle altre proposte si segnalano:
- la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali e relativi all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni;
- la previsione di un periodo congruo di rateazione dei pagamenti sospesi;
- la sospensione, per il periodo d’imposta 2020 (e 2019, per la maggiorazione Ires) della plastic tax, sugar tax e della maggiorazione Ires sui concessionari autostradali, aeroportuali, portuali e ferroviari;
- la sospensione di tutti i termini processuali tributari e di quelli di impugnazione di atti e sentenze.
(*) articolo a cura di Marco Mobili e Giovanni Parente, a pagina 21 del quotidiano