Chi vuole usufruire del credito d'imposta sugli investimenti, nel 2020 deve fare particolare attenzione al rispetto di determinate condizioni. In attesa che l'Agenzia delle Entrate o il Ministero dello sviluppo Economico pubblichino i necessari chiarimenti ufficiali, di seguito ecco le condizioni per non perdere il credito d'imposta sugli investimenti:
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L'indicazione sulla fattura (o sugli altri documenti di acquisto) della disposizione di legge. In particolare la disciplina delle agevolazioni in commento si trova all'articolo 1 della Legge 160/2019 ai commi:
- comma 188: beni generici che danno diritto ad un credito d'imposta al 6%;L
- comma 189: beni materiali industria 4.0
- comma 190: beni immateriali industria 4.0
- L'acquizione di una perizia tecnica semplice o della dichiarazione del legale rappresentante nel caso di investimenti fino a 300.000 euro. Questa rappresenta una semplificazione rispetto alla disciplina precedente che prevedeva una perizia asseverata;
- L'invio della comunicazione al MISE (Ministero Sviluppo Economico) le cui modalità e i termini devono ancora essere pubblicati;
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La conservazione della documentazione: la mancata conservazione della stessa è punita, secondo la norma, con la revoca dell'agevolazione. In particolare, la documentazione deve contenere:
- l'effettivo sostenimento dei costi
- la corretta determinazione dei costi e del beneficio.
- L'assenza di cause ostative al beneficio stesso come il mancato rispetto degli obblighi previsti sulla sicurezza sul luogo di lavoro, dei versamenti dei contributi assistenziali e previdenziali nonchè le impres destinatarie di sanzioni interdittive.
Dato che il rispetto di queste condizioni è fondamentale per beneficiare del credito d'imposta, si spera in tempestivi chiarimenti da parte dell'amministrazione. Per approfondire sul tema si consiglia di leggere l'articolo Credito d’imposta 4.0: addio a super/iper ammortamento nella Legge di bilancio