I dati segnalati nell'ultimo report dell' Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Agroalimentare (cd. Ismea), evidenziano una forte crescita nel settore dell'agriturismo italiano. Si registra un incremento positivo di circa il 6% rispetto all'anno precedente relativo ad arrivi e presenze.
In particolare, sono i turisti stranieri a sostenere la domanda: la presenza negli agriturismi italiani di turisti provenienti da Paesi esteri ha superato il milione e seicentomila. Provengono soprattutto da Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti e acquistano il 59% degli oltre 13 milioni di pernottamenti.
Nell'ultimo anno anche Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Russia, Canada, Brasile e Australia hanno fatto registrare incrementi significativi sia per numero di turisti che di notti prenotate negli agriturismi italiani.
Anche l'offerta risulta significativa con un fatturato di circa 1,4 miliardi di euro nel 2018 (in crescita del 2,5% rispetto all'anno precedente). Si registrano:
- 23.615 aziende agrituristiche autorizzate;
- oltre 262.000 posti letto;
- 460.000 posti a tavola.
Con riferimento alle attività di diversificazione, di supporto e secondarie (multifunzionalità) si evidenzia che rappresentano una quota sempre maggiore della produzione agricola italiana: il loro valore è passato dai 7,7 miliardi di euro del 2007 a quasi 11,5 miliardi di euro del 2018, rappresentando rispettivamente il 15,9% e il 20,6% del valore della produzione agricola complessiva.
La crescita continua delle attività di supporto e secondarie dimostra inoltre come queste non risentano dell’aleatorietà che invece connota la produzione agricola, più esposta rispetto a fattori e macro variabili esogene (per es. instabilità dei mercati e volatilità dei prezzi o il susseguirsi di eventi metereologici non favorevoli). Al contrario, molte delle attività che rendono multifunzionale un’azienda agricola risultano del tutto in linea con i principi della sostenibilità, diventata ormai stella polare di tutte le strategie di sviluppo a livello comunitario (Strategia 2030, New Green Deal, ecc.) e, quindi, destinate a divenire sempre più rilevanti.
Quasi l’80% delle attività di supporto (il cui valore nel 2018 ha raggiunto circa 6,9 miliardi) è rappresentato dal contoterzismo (attività assimilata alla multifunzionalità, ma che in realtà assume una valenza propria) e dalla prima lavorazione dei prodotti agricoli, esclusa la trasformazione.
Il 32% dei 4,6 miliardi di euro delle attività secondarie è costituito dalla produzione di energia rinnovabile (fotovoltaico, biogas, biomasse), seguita dall’agriturismo, comprensivo di attività ricreative, sociali e didattiche, che ne rappresenta il 30% con un valore di 1,39 miliardi di euro.
Si segnala che, a livello europeo, l’Italia continua a essere al vertice per ciò che riguarda il valore delle attività secondarie che rappresentano oltre un quarto del totale (27,6%) del valore complessivamente prodotto nell’UE.
L’agriturismo italiano, in questo contesto, prosegue la fase di espansione, sia dal lato dell’offerta, per numero di aziende, attività proposte e servizi offerti, sia dal lato della domanda, per numero di frequentatori e per volume d’affari.