Nel corso di Telefisco 2020, l'atteso incontro organizzato dal Sole 24 ore tra l'Agenzia delle Entrate e la stampa specializzata è stato affrontato anche il tema degli ISA, gli indici sintetici di affidabilità fiscale che tanto hanno fatto penare contribuenti e intermediari lo scorso anno. Quest'anno c'è da dire che sembra che le cose stiano andando in maniera più lineare, infatti il 9 gennaio 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un decreto che, oltre ad approvare nuovi ISA, revisiona alcune modalità presenti negli ISA dello scorso anno. Quindi un primo tassello è stato messo, ma ovviamente occorre aspettare che l'Agenzia delle Entrate pubblichi il proprio software per poter tirare un sospiro di sollievo.
Si segnala che quest'anno non sono state fornite nel corso di Telefisco 2020 chiarimenti diretti da parte dell'Agenzia delle Entrate sul tema.
Una delle grandi attese degli ISA 2020 consiste nelle possibili modifiche che l'Agenzia delle Entrate può attuare in merito al regime premiale applicabile alle dichiarazioni dei redditi 2019 nel caso di ottenimento di un punteggio elevato. Il regime premiale 2019, inerente l'anno di imposta 2018, è stato ritenuto dai contribuenti eccessivamente restrittivo.
Tornando al decreto correttivo, lo stesso prevede alcune modifiche agli indicatori che sono stati motivo di discussione lo scorso anno. Ad esempio per l'incidenza dei costi residuali di gestione. Inoltre, per il periodo di imposta 2019, non forniscono esiti di anomalia gli indicatori elementari di anomalia, elaborati al fine di evidenziare incongruenze riconducibili ad ingiustificati disallineamenti tra le informazioni dichiarate nei modelli di rilevazione dei dati per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale e le informazioni diverse da quelle fiscali, di seguito individuate:
- anagrafica,
- dichiarazioni fiscali presentate all’Agenzia delle entrate,
- versamenti effettuati,
- atti registrati,
- studi di settore,
- rimborsi,
- comunicazioni dei prospetti di liquidazione trimestrali dell’IVA,
- crediti IVA
- agevolazioni utilizzabili in compensazione,
- dichiarazioni di condono e comunicazioni di concordato,
- informazioni sullo stato di iscrizione al VIES,
- comunicazioni inviate all/dall’Agenzia delle entrate.